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Lavori a metà sul viadotto sulla 45bis a Bassano Bresciano

La prima fase è conclusa, ma un contenzioso con l’azienda non dà una data per la fine dei cantieri
Il viadotto sulla 45 bis a Bassano Bresciano - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il viadotto sulla 45 bis a Bassano Bresciano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si è conclusa la prima fase dell’intervento di riqualificazione strutturale del cavalcavia della sp45bis Gardesana Occidentale, in territorio di Bassano Bresciano.

Il ponte, che versava in uno stato di degrado avanzato dovuto alla corrosione delle barre di armatura in acciaio, è stato rinforzato grazie ad una incamiciatura con calcestruzzo ad altissime prestazioni che, da un lato, ne migliora la resistenza e, dall’altro, lo protegge dagli agenti atmosferici e dai sali disgelanti usati nel periodo invernale sul ponte.

I precedenti materiali ammalorati sono stati asportati per lasciare il posto a materiali di alta e nuova soluzione. Tuttavia, a seguito di un contenzioso in corso tra la ditta vincitrice dell’appalto e la Provincia di Brescia, i lavori non sono ancora terminati. E non è ancora stata posta una data limite entro il quale completare l’opera.

L’intervento smart ha previsto l’installazione di speciali sensori per il monitoraggio strutturale e una telecamera intelligente, che consente l’identificazione dei veicoli in transito. Lo stato di salute del ponte verrà così monitorato nel corso dei prossimi anni e potrà essere utilizzato come riferimento per futuri interventi su ponti simili sul territorio della Provincia di Brescia e su quello nazionale.

A curare il particolare e sofisticato sistema di monitoraggio è stata l’Università degli Studi di Brescia, con il professor Giovanni Plizzari nel ruolo di referente scientifico. Per la prima volta è stata applicata «I.power Rigenera», la soluzione di Italcementi, portata sul mercato da Calcestruzzi, per rigenerare ponti, viadotti e dare nuova vita alle infrastrutture. L’iniziativa rientra nel progetto «Mosore» (Mobilità Sostenibile e Resiliente) che ha vinto un bando di finanziamento della Regione Lombardia, denominato «Call Hub Ricerca e Innovazione», nella categoria Smart Mobility per un importo di oltre 10 milioni di euro. Il progetto si propone di realizzare un nuovo tipo di mobilità smart, in grado di aumentare la resistenza delle infrastrutture.

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