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L'addio a Stefano in una lettera dei suoi genitori

Stefano Consoli, 22 anni, è morto schiacciato da una lastra di marmo nel suo capannone.
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A una settimana dalla morte di Stefano Consoli, attraverso una lettera inviata al Giornale di Brescia, la sua famiglia ringrazia tutte le persone che le sono state vicine. Stefano, 22 anni, è morto schiacciato da una lastra di marmo nel suo capannone.

Lunedì abbiamo salutato Stefano nella chiesetta della Madonnina del Boschetto, a noi tanto cara anche se poco frequentata, per poi accompagnarlo nella sua ultima dimora dove adesso riposa accanto ai suoi amati nonni.

È partito tutto da lì, dal nonno Giovanni fondatore della storica ditta di costruzioni edili e dalla nonna Rosa che ha sempre affiancato il marito nei tanti sacrifici e nelle molte soddisfazioni, portando la famiglia Consoli ad essere conosciuta e stimata da molti.

Stefano, ragazzo semplice e buono, così lo hanno definito tutti quelli che lo hanno salutato per l’ultima volta, con il forte sostegno del papà Renato e di tutta la sua famiglia aveva appena aperto la sua attività di marmista a Torbole Casaglia, dove però era già conosciuto e ben voluto dagli artigiani del posto, e di cui andava molto fiero. Aveva cominciato la sua strada alla Scuola Edile Bresciana, lavorando poi come marmista dall’amico Tiberio e frequentando allo stesso tempo la scuola di scalpellino al CFP Vantini di Rezzato. Un fiume di gente ha salutato Stefano, prima nella casa della famiglia, poi nella chiesetta e nel cimitero, parenti e amici venuti anche da molto lontano, conoscenti e collaboratori, anche solo curiosi, ma tutti in un silenzio e compostezza che hanno lasciato trasparire il dolore per una tragedia tanto grave ma anche tutto l’affetto la stima e la simpatia nei suoi confronti e di tutta la famiglia.

Un particolare ringraziamento va al personale del 118, dell’elisoccorso e dei carabinieri prontamente accorsi sul luogo della tragedia e che hanno fatto tutto il possibile, al sindaco di Torbole Casaglia che si è subito interessato della vicenda e al gruppo Alpini del paese che avevano un forte legame con Stefano che ha realizzato varie opere proprio per loro. Un grande ringraziamento anche a tutte le persone, enti e ditte che indistintamente sono stati vicini alla famiglia portando il loro saluto a Stefano.

Renato, Cristina

e Francesca Consoli

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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