Bassa

La natura risorge e incanta: l’arte di Martalar vivrà nel parco

A Quinzano verrà realizzata una maxi opera col legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia
Dal Trentino: l’artista creerà un gigante anche per Quinzano: sarà ecosostenibile e alto più di sei metri - © www.giornaledibrescia.it
Dal Trentino: l’artista creerà un gigante anche per Quinzano: sarà ecosostenibile e alto più di sei metri - © www.giornaledibrescia.it
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Natura, sport, ristorazione, relax, ma anche gigantesche installazioni artistiche: sarà l’arte a fare la differenza nello sviluppo turistico della Bassa bresciana. L’opera verrà realizzata a Quinzano dall’artista Marco Martalar e sarà alta oltre sei metri. Si tratterà di una scultura ecosostenibile che il sindaco Lorenzo Olivari ha definito «di comprovata capacità turistico-attrattiva».

«Viste le caratteristiche delle sue opere - continua il primo cittadino di Quinzano - ho stretto accordi con Martalar per la realizzazione del "Gigante quinzanese", il primo di una serie che, una volta sottoscritta la convenzione "Borghi della Piana - Sentiero dei Giganti" oggi sorretta da una lettera d’intenti tra sindaci, interesserà a cascata tutto il territorio convenzionato. I soggetti cambieranno in base alle volontà amministrative dei vari enti locali, che potrebbero anche scegliere di ingaggiare altri artisti, purché ovviamente vocati al richiesto gigantismo. Non voglio dare troppe anticipazioni al momento, ma si tratta di opere stupefacenti che in Trentino hanno fatto arrivare turisti e curiosi da tutta Italia: un nome, una garanzia insomma».

Un lavoro artistico che rientra in un progetto più ampio di rilancio del territorio e al quale fanno riferimento ben dieci Comuni della Bassa bresciana, cremonese e bergamasca.

Il messaggio

«Sono felice - tiene a precisare Martalar - di poter portare la mia arte dal Trentino in terra lombarda e di poterlo fare nell’ambito di questo bel progetto che pensa all’ecosostenibilità con lo sguardo puntato verso l’arte come volano culturale ed economico. La mia personale sensibilità sia verso la natura sia verso la catastrofe naturale che nel 2018 colpì il Triveneto sotto il nome di "Tempesta Vaia" mi ha indotto a sviluppare una forma artistica che, partendo dalla devastazione del territorio, gli restituisse bellezza. Ho così iniziato a comporre opere di enormi dimensioni realizzate attraverso il legno degli abeti abbattuti dalla tempesta, legno che ora rivivrà anche a Quinzano».

I lavori

«Per conferirgli massima capacità attrattiva - spiega Olivari - il nostro parco urbano è stato messo al centro di una serie di progettualità di valorizzazione territoriale su vasta scala; in questo quadro, l’opera di Martalar rappresenta senza dubbio la punta di diamante, trattandosi di una risorsa artistica di comprovato richiamo turistico. Sarà installata nell’area del parco a maggiore antropizzazione, quella ormai nota con l’acronimo "dna"; la volontà complessiva è quella di "attrezzare la natura" rispettandola a 360°, pertanto la stessa opera sarà ecosostenibile e paesaggisticamente compatibile grazie all’impiego di legno di recupero».

Per il momento «eviterò anticipazioni sul soggetto - conclude il primo cittadino -, limitandomi a dire che si tratterà di una riproduzione faunistica locale di spiccata eleganza, ma c’è di più; tutt’attorno sarà ricostruita un’ambientazione acquatica che, in fascia serale, farà da specchio alla scultura, creando giochi di luce cromoterapici all’insegna del benessere umano a contatto con la natura. Un vero spettacolo per la pace dei sensi che, grazie ad altre creazioni artistiche e all’illuminotecnica, sarà esteso all’intero parco».

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