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La miglior giovane ricercatrice delle particelle d'Italia è di Alfianello

Il premio Bassani della Società italiana di Fisica è stato conferito alla 31enne Laura Zani per lo studio sul quark «beauty»
La professoressa Angela Bracco della Sif con Laura Zani alla cerimonia - © www.giornaledibrescia.it
La professoressa Angela Bracco della Sif con Laura Zani alla cerimonia - © www.giornaledibrescia.it
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Al liceo la sua pagella era piena zeppa di dieci. All’università la lode è arrivata sia alla tesi e sia nel dottorato di ricerca, senza contare le borse di studio vinte e i riconoscimenti ottenuti. E da qualche settimana la 31enne Laura Zani di Alfianello può fregiarsi del titolo di miglior giovane ricercatrice delle particelle di tutta Italia. L’11 settembre, infatti, in occasione del 109esimo congresso nazionale della Sif (Società italiana di Fisica), che si svolge a Fisciano al dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno, le è stato conferito il premio «Giuseppe Franco Bassani» (sezione giovani).

«La mia ricerca - precisa la dottoressa Zani - si focalizza sullo studio di decadimenti che coinvolgono uno dei più pesanti tra i costituenti fondamentali che conosciamo, il quark "beauty", in inglese "bellezza". Per farlo, analizzo i dati raccolti dall’esperimento "Belle II" all’acceleratore di particelle SuperKEKB, situato al laboratorio di Kek, a Tsukuba, in Giappone. Così raccogliamo la statistica di migliaia di milioni di collisioni e grazie a collaborazioni scientifiche internazionali, più di 1.000 membri e 26 Paesi in Europa, Asia, America e Australia, analizziamo i risultati per svelare alcuni dei tanti misteri ancora irrisolti riguardo il nostro Universo».

Il percorso

Il primo contatto della Zani con la fisica degli acceleratori di particelle è avvenuto in California, al laboratorio di Slac (Stanford Linear Accelerator Center), il cuore della Silicon Valley a Menlo Park, grazie ad una borsa di studio per scambi tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Stanford.

«Ho discusso questi studi - continua la giovane ricercatrice - come tesi magistrale e poi ho continuato la mia ricerca nell’ambito della fisica degli acceleratori presso l’esperimento "Belle II", situato al laboratorio in Giappone. Ho contribuito all’installazione di parte del rivelatore sul sito dell’acceleratore SuperKEKB nel 2018 come dottoranda e ho analizzato i dati raccolti durante le prime collisioni».

Il primato

Zani, oltre a titoli e risultati eccellenti, vanta anche un primato: è la più giovane donna ad avere vinto l’assegnazione come ricercatrice permanente a 29 anni vincendo un concorso pubblico di soli 18 posti all’Istituto nazionale di Fisica nucleare. E in questo breve, ma intenso, percorso non sono di certo mancate soddisfazioni che però si sono alternate ad altrettante rinunce.

«Per perseguire il mio scopo - precisa la ricercatrice - ho dovuto spesso accettare di allontanarmi dal mio paese e dalla mia famiglia, a volte anche con oceani nel mezzo a dividerci. Ma credo nel motivo per cui faccio questo lavoro, nel mio compito di scienziata, attraverso il quale mi dedico a svelare la bellezza che non sempre ci è evidente senza strumenti appositi e di cui spesso ci dimentichiamo o che non sappiamo scorgere nella realtà che ci circonda».

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