Bassa

La Madonnina delle Basse necessita di restauro: si muove l’intera comunità

È partita la sottoscrizione per finanziare il lavoro di recupero. La volontà è di procedere al restauro prima della stagione invernale
L’affresco in via Garibaldi è stato realizzato tra il XV e il XVI secolo - © www.giornaledibrescia.it
L’affresco in via Garibaldi è stato realizzato tra il XV e il XVI secolo - © www.giornaledibrescia.it
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Scatta la sottoscrizione per finanziare l'operazione di restauro dell’affresco «Madonnina delle Basse». L’opera, raffigurante la Madonna, si trova nella contrada delle Basse, al civico 14 di quella che oggi è via Garibaldi. Esperti del settore hanno stimato la sua realizzazione tra il XV e XVI secolo.

In cabina di regia tre persone: Avio, che è comproprietario del muro, Rolando, suo vicino di casa, e Roberto, con la passione per la ricerca storica e le tradizioni locali. I tre si sono dunque messi d’impegno per salvare l’opera dall’inesorabile azione del tempo, chiedendo aiuto al gruppo Alpini locale per coordinare l’operazione (Avio e Roberto fanno anche parte delle Penne Nere). A questi si è unita anche l’Amministrazione, con l’avallo del sindaco, Maurizio Donini, che ha concesso il patrocinio del Comune.

È così partita la sottoscrizione per finanziare il lavoro di recupero, come indicato dalla restauratrice Fabiola Bottoli di Guidizzolo. L’iniziativa sta riscuotendo interesse in paese, tant'è che si sta già predisponendo la documentazione per chiedere l'autorizzazione alla Soprintendenza al fine di procedere al restauro prima dell’avvento della stagione invernale

La storia

Secondo alcune ricerche storiche, l'iconografia farebbe riferimento alla Madonna della Rosa - il cui riferimento starebbe nella rosa dipinta ostentata dal bambinello. Il termine «Rosa Mistica» nasce dal miracolo avvenuto ad Ostra nel 1666 e che la Chiesa ha promosso come devozione speciale nel 1726. Non è possibile sapere perché l’opera sia stata realizzata proprio su quel particolare muro. Tra le ipotesi, quella nata da una ricerca di Mario Giacobbi, dalla quale risulta che nel 1782 gli allora proprietari dell’immobile Maddalena Zanina e Domenica Fanelli abbiano dato alla luce Giacomo, diventato poi sacerdote.

L’opera era già stata restaurata nel 1989, quando il Comune di Acquafredda, notando l'affresco gravemente ammalorato, lo aveva affidato alle cure dell’istituto d'arte di Guidizzolo, a Mantova. Oggi, a quasi quarant'anni da quell’intervento, ecco la volontà di tre cittadini di provare di nuovo a preservare e salvare dall’incuria e dalla forza del tempo che scorre la Madonnina che osserva il paese.

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