Bassa

La Giunta di Pavone Mella è composta solo da donne

Anche in Consiglio sono la maggioranza. E non dall'introduzione delle quote rosa, ma già da più di dieci anni
Maria Teresa Vivaldini, sindaca di Pavone - Foto © www.giornaledibrescia.it
Maria Teresa Vivaldini, sindaca di Pavone - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Da noi probabilmente servirebbe l’introduzione delle quote azzurre». Chiude l’intervento con una battuta il sindaco di Pavone del Mella, Maria Teresa Vivaldini. Una battuta fino a un certo punto, perché il piccolo paese della Bassa si conferma ancora una volta un Comune a trazione femminile per quanto concerne la politica. Infatti, in Consiglio comunale, oltre al primo cittadino, siedono sette donne e soltanto quattro uomini. Un dato impressionante (in senso positivo, ovviamente) se paragonato con quello degli altri Comuni della provincia di Brescia. 

Ma quello di Pavone non è un numero dettato dall’introduzione delle quote rosa. No, perché nel 2012 (elezioni amministrative del 2009) il Consiglio comunale era composto già da sette donne e cinque uomini.

«Sono assolutamente orgogliosa di questa fotografia del mio paese - spiega il sindaco -, ma non è che lo facciamo di proposito: anzi sono stata costretta a lasciare fuori due donne dalla lista per dar spazio agli uomini. Semplicemente a Pavone, da oltre un decennio, sono soprattutto le donne a impegnarsi per la comunità. Probabilmente perché siamo più propense al sacrificio. Anche perché nella mia squadra tutti i consiglieri hanno almeno una delega: un modo per responsabilizzare tutti quanti».

Insomma, a Pavone, a differenza di quanto accade in altri paesi, non c’è la corsa disperata per trovare donne da inserire nelle liste. «Noi puntiamo sulla qualità e le competenze - conclude la Vivaldini -. In Giunta siamo tre donne: l’avvocato Gloria Baronchelli, nel ruolo di vicesindaco, e l’ingegnere Erika Zucca per i Lavori pubblici». 

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