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La banda e i Disciplini chiedono aiuto: comunità in campo

Partita in questi giorni una mega sottoscrizione: con i fondi divise nuove e lavori al tetto della chiesa
Sconsacrata. La chiesa dei Disciplini ospita spesso mostre
Sconsacrata. La chiesa dei Disciplini ospita spesso mostre
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La banda Giuseppe Verdi necessita di sostegni per l’acquisto delle nuove divise e, inoltre, il tetto della chiesa della Disciplina è malconcio e va aggiustato: Gambara, dunque, ha ancora bisogno dei suoi instancabili volontari, che prontamente scendono in campo, organizzando una sottoscrizione a premi.

«Con oltre quattromila biglietti (costano 2 euro l’uno) passeremo per le vie del paese, presentando, porta a porta, l’iniziativa e le sue ragioni», spiega il volontario Anacleto Boglioli.

Lotteria. Del resto, possono contare su una comunità, che accoglie sempre in modo solerte le loro idee. L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà nel corso del concerto della banda, in programma, come vuole la tradizione, per la Madonna della Neve, il 5 agosto. Tanti i premi in palio, offerti da artisti e attività commerciali del territorio: cinque opere pittoriche realizzate da Pierangelo Arbosti, William Fantini, Pier Alan Lorenzoni, Pierangelo Minotti e Piero Nolli, e anche una fotografia di Maurizio Ferri (saranno presentate venerdì 29 giugno, alle 21, in Galleria civica), poi alcuni buoni di cui usufruire al ristorante Stella d’Italia, alla pasticceria Desiree e alla Coop di Gottolengo. Per la banda, del presidente Mino Zucchelli, si erano mobilitati, qualche mese fa, anche il Comune con la filiale di Cassa Padana, attraverso l’organizzazione di una raccolta fondi, ma serve ancora il sostegno di tutti per mandare in pensione le vecchie divise, che hanno ormai trent’anni suonati di onorato servizio.

Per la chiesa (sconsacrata) della Disciplina, di proprietà parrocchiale e utilizzata oggi per esposizioni artistiche, affidarsi alla generosità della cittadinanza è un ritorno al passato: come recita la lapide presente sulla parete d’ingresso, dal 1981 al 1990, infatti, fu completamente «restaurata da volontari». Prima di quel momento, era stata il deposito di un’industria di scarpe e poi una palestra.

L’edificio. Finché un gruppo di gambaresi apostrofati con il soprannome di «I disciplini» decise di mettersi in pista, per riportare l’edificio, datato 1766, allo splendore iniziale. Come ci racconta uno di loro, ossia Pierangelo Minotti, dedicarono alla Disciplina, per dieci anni, il loro tempo libero, le loro abilità ed energie, sostenuti dai cittadini e dalle imprese del territorio: anni di lotterie, di donazioni e di serate trascorse al lavoro. «Una parte della copertura ha bisogno di essere risistemata - spiega Minotti -. E inoltre, questa iniziativa, può essere l’occasione per portare l’edificio, nuovamente, all’attenzione di tutti, nella speranza che sia sfruttato culturalmente di più».

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