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Kobe, Shaq, LeBron: le star del basket brillano nel murale della palestra

Inaugurato a Verolavecchia il grande murale di Omar Rossetti, artista che realizza anche scarpe personalizzate
Il murales inaugurato a Verolavecchia
Il murales inaugurato a Verolavecchia
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Kobe Bryant, Michael Jordan, Stephen Curry, Larry Bird, Magic Johnson, Shaquille O’Neal e LeBron James sono alcune delle star della pallacanestro mondiale che da questi giorni accoglieranno gli utenti della palestra di Verolavecchia. A realizzare il grande murale in bianco e nero ci ha pensato Omar Rossetti, che ha proposto alla sindaca Alghisi di dipingere la parete d’ingresso dello stabile. Detto fatto, una volta arrivato il via libera, Omar ha cominciato a dare forma alla Hall of fame (titolo stesso del murale) con i ritratti dei grandi del basket. 

Taglio del nastro

L’opera finita è stata inaugurata sabato scorso durante la sagra Verolavecchia in Festa, alla presenza di Omar, della sindaca Laura Alghisi e di Maurizio Azzini, presidente della Polisportiva, e degli amici di sempre. L’amore per il disegno di Omar Rossetti, 35 anni, magazziniere con un diploma di grafico pubblicitario, arriva da lontano, fin da quando aveva cinque anni e disegnava in ogni momento. Una passione che il giovane ha portato avanti e che ha preso forma concreta ancora prima del murale, grazie alle scarpe. Durante il lockdown del 2020 Omar ha perso il padre e ha dovuto passare diversi mesi in casa.

Così, spronato dalla fidanzata Anna e da alcuni amici, ha cominciato a decorare sneakers con soggetti sportivi, cinematografici, artistici e grafici che ha poi iniziato a vendere on line sulla sua pagina Instagram: ro.to.ti.ga__shoes. Richieste di decorazione per le scarpe personalizzate, nuove e non, sono pian piano arrivate dapprima dalla nostra provincia, poi un po’ da tutta Italia e anche dalla Spagna, tanto che Omar ha cominciato a pensare seriamente di trasformare questa sua passione in un lavoro.

I grandi del basket anche sulle scarpe
I grandi del basket anche sulle scarpe

Nuove strade

«Durante il lockdown - racconta Omar - è stata dura. La perdita di mio papà, l’isolamento, il non poter uscire e lavorare mi avevano gettato un po’ nello sconforto, ma non amo piangermi addosso e in quel periodo cupo il disegno e la pittura sono stati quel qualcosa di buono che mi ha aiutato ad andare avanti e mi ha aperto nuove strade. Di questo ringrazio Anna, Simone, Fabio, Matteo, Andrea, Marco che mi hanno sempre sostenuto e spronato a non mollare».

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