Inquinamento. salute e ambiente agitano Castenedolo

Associazioni, cittadini e gruppi politici si mostrano sempre più sensibili alla causa della tutela ambientale. Questo fervore assume varie forme: interventi sui social network, richieste di chiarimento agli organi preposti al controllo dell’inquinamento, promozione di iniziative di sensibilizzazione aperte alla cittadinanza... Un esempio si è visto nell’ultimo Consiglio comunale. In quell’occasione la coalizione di minoranza «Viva Castenedolo Viva» ha chiesto delucidazioni alla maggioranza «Castenedolo Democratica» circa due questioni salienti per il paese: i procedimenti sanzionatori relativi agli interventi estrattivi non autorizzati e la relazione tra inquinamento e malattie.
L’assessore all’Ecologia Giulio Barbetta ha risposto alla prima questione dicendo che «le cause giudiziarie in corso sono quattro. Di queste: due riguardano i livellamenti agricoli; la terza è relativa ad uno scavo per l’approvvigionamento di materiale inerte per realizzare il sottofondo di un nuovo fienile in località Cascina Sant’Eufemino; la quarta è inerente lo scavo in un cantiere della Fascia d’Oro». Per quel che concerne l’inquinamento e la salute dei cittadini invece, Castenedolo, insieme ad altri Comuni limitrofi, ha chiesto all’assessore all’Ambiente della Regione Claudia Terzi di non autorizzare nuove cave e discariche e di avviare un coordinamento tra i Comuni che presentano criticità da un punto di vista ambientale.
È stata inoltre chiesta alla Direzione generale dell’Asl di Brescia un’indagine epidemiologica per constatare quanto le sostanze inquinanti che si rilevano in aria, acqua e suolo incidano sullo sviluppo di malattie, in particolar modo tumori. Sarà possibile comprendere i risultati nella riunione prevista il 29 gennaio a Montichiari (sede e orario da definire). Nel frattempo, rimane desta l’attenzione dei gruppi ambientalisti e in particolare delle «Mamme di Castenedolo» che stanno cercando di sensibilizzare la popolazione a stili di vita più etici e rispettosi del patrimonio ambientale.
Nello specifico ha avuto una grande eco il filmato, ribattezzato «Mamme Volanti», girato da un piccolo aereo che immortala dall’alto le ferite della terra bresciana. Le mamme spiegano che «il nostro impegno è finalizzato a tutelare i nostri figli e il mondo che verrà. Vogliamo che venga fatta chiarezza sulla relazione tra l’inquinamento e le malattie».
Elisa Cavagnini
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