Bassa

«In piazza con noi» sulle tracce di Paolo VI a Verolavecchia

Telecamere accese dalle 11 dalla dimora di famiglia, Villa Alghisi. Ospite la nipote del pontefice Elisabetta Montini
SULLE TRACCE DI SAN PAOLO VI
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«In piazza con noi» questa domenica da Verolavecchia ha fatto memoria di san Paolo VI. Proprio da quella fascia di terra della bassa bresciana che diede i natali alla mamma del Pontefice, Giuditta Alghisi.

Il legame

Dalla dimora di famiglia, Villa Alghisi appunto, si sono accese le telecamere di Teletutto per una mattinata che ha portato a scoprire la parte più intima del giovane Giovan Battisti Montini, attraverso le opere e i documenti inediti esposti nella mostra «Paolo VI a Verolavecchia. La vita del mondo», ideata e curata dal prof. Roberto Consolandi. Una mostra straordinaria, che racconta il legame del Papa a Verolavecchia, luogo dove trascorreva in gioventù gran parte del tempo con la famiglia e i nonni materni. «Fu proprio qui, sotto il cielo stellato di Verolavecchia - racconta Consolandi - in questa terra lambita dalla seriola Mulino e dal fiume Strone, dagli echi dei flutti dell’Oglio, a due passi dalla torre medioevale, che il giovane Montini maturò la sua vocazione sacerdotale».

  • In piazza con noi a Verolavecchia
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A testimoniare il forte legame che ancor oggi esiste tra la famiglia del Papa e il comune della bassa bresciana, è stata con noi in diretta una delle nipoti di Paolo VI, Elisabetta Montini, che ha reso possibile la realizzazione della mostra nella dimora di famiglia. «Siamo grati da sempre, e oggi ancor più, alla famiglia Alghisi Montini – spiega il sindaco di Verolavecchia, Laura Alghisi – per il dono di Papa Paolo VI, per il bene fatto alla nostra comunità e per averci dato in concessione la Villa per i prossimi dodici anni. In questo luogo ridaremo vita e vigore all’affetto che lega la comunità al Papa e alla sua santità cresciuta tra i vicoli di questa terra contadina». 

Il luogo

La mostra, allestita in cinque stanze al pianterreno di Villa Alghisi sino al 7 gennaio, rappresenta solo il primo dei grandi eventi che saranno realizzati nella dimora, con l’obiettivo di rendere la casa materna di san Paolo VI luogo di saperi e spazio dove poter studiare e fare ricerca, aperto soprattutto ai giovani e ai bambini, nell’ottica di una rinnovata attenzione internazionale per le nuove realtà storiche e sociali.

Nella puntata di domenica di In Piazza con noi, che ha fatto memoria del Papa bresciano, attraverso spaccati della sua vita più intima, familiare e spirituale, si sono raccontati nel contempo la bellezza e i valori che contraddistinguono il mondo contadino, ancora attivo e numeroso a Verolavecchia, pronto a festeggiare con Coldiretti la Giornata del Ringraziamento del gruppo locale. La sfilata dei trattori e di figuranti con cesti colmi di doni della terra, verranno portati in corteo lungo le vie del paese, sino all’altare della chiesa parrocchiale intitolata ai Santi Pietro e Paolo. 

«Paolo VI è una figura di estremo rilievo – sottolinea don Tiberio Cantaboni – e non solo per l’impatto che ha avuto nella storia come Pontefice, ma per il suo spessore culturale come teologo, filosofo e umanista, per essere stato parte di noi, della nostra gente. Giovan Battista Montini e la sua famiglia infatti sono stati sempre rispettati e ben voluti a Verolavecchia – aggiunge - per il loro tratto umano, gentile, rispettoso e per aver dato lavoro alle nostre famiglie, riservando un’attenzione particolare a quelle più povere». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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