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Il rap di Two-P per aiutare la piccola Alice

Insieme al rapper carpenedolese anche la compagnia del Sacro Cuore per raccogliere fondi a favore di Alice, 13 anni, affetta da una malattia rara
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Si abbrevia Seu, si legge sindrome emolitico eurenica. È una malattia rara e come tale nota a pochi. Alice, tredicenne originaria di Carpenedolo, invece, ne conosce i sintomi, che la costringono a passare periodi lunghissimi in ospedale e la obbligano a non poter fare le cose che per ogni ragazzino della sua età sono la normalità.

Nonostante questo Alice non si lamenta, ma anzi ha voglia di combattere. E con lei anche la Compagnia del Sacro Cuore di Carpenedolo che, per l’annuale spettacolo teatrale, ha pensato di dedicarle la rappresentazione. La compagnia ha portato in scena «Alice nel paese delle meraviglie» devolvendone il ricavato in beneficenza alla onlus «Progetto Alice», fondata dal papà.

Al primo spettacolo, che si è tenuto venerdì scorso, sono seguite tre repliche, tutte sold out. E ad aiutare ci ha pensato anche Matteo Bettari, in arte Two-P, rapper carpenedolese conosciuto per il successo ottenuto qualche anno fa con Funk Carpenedolo.

«Quando mi hanno chiesto di partecipare - racconta - ho accettato subito e ho cominciato ad informarmi sulla sua malattia». Così in due giorni è nata Black Cloud e di seguito anche il video, con la regia del monteclarense Michele Sirigu, al quale ha partecipato anche Alice con un cammeo finale. 

Nel video c’è un hashtag #wearealice e il riferimento al sito www.progettoalice-seu.org dal quale è possibile fare una donazione. L’hashtag si trova anche su alcune magliette confezionate e vendute al costo di 10 euro, per sostenere un’altra iniziativa dedicata ad Alice: «L’abbiamo chiamata "vinciamsterdam" - conclude Lucchini - . Il vincitore del concorso, che consiste nel postare su Facebook un selfie divertente con la maglietta per Alice, sarà premiato il 18 luglio». 

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