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Il futuro bussa alla porta del vecchio Tabacchificio

La proprietà ha avviato la messa in sicurezza. L’idea: trasformarlo in luogo per eventi
La grande sala dell'ex Tabacchificio - © www.giornaledibrescia.it
La grande sala dell'ex Tabacchificio - © www.giornaledibrescia.it
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«È l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende» si legge per intero sulla parete sud. Di fronte, restano invece solo alcune parole, che fanno indovinare la frase completa: «Il popolo italiano ha creato col suo sangue l’impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi». Non fosse mai che le operaie del Tabacchificio di Castrezzato si scordassero che sopra di loro vigilava il duce.

Le scritte sono emerse nelle settimane scorse, durante i lavori di manutenzione promossi dalla nuova proprietà del sito, in via Valenca. Niente nostalgie politiche, solo una curiosità. Frutto del «recupero conservativo che vogliamo fare per riportare alla vita questo posto senza togliergli il sangue», vale a dire la sua storia architettonica e sociale. Parole di Giordano Agosti, l’imprenditore di Castelcovati che nel luglio 2017 ha rilevato l’ex Tabacchificio da un’asta. Non si occupa di edilizia o immobili. Fa un altro mestiere: è il titolare della Ristorent, un’azienda di noleggio attrezzature per eventi e catering, tutto il necessario per allestire un evento, dalla mise en place al furgone refrigerato, cibo escluso.

Il sito è un monumento di archeologia industriale. Da decenni versava in uno stato di degrado e abbandono. Vent’anni fa si parlò di trasformarlo in casa di riposo, più tardi in un complesso misto residenza e commerciale. Non si è mai fatto nulla. Fino a quando è subentrato Agosti. A gennaio sono cominciate le operazioni di pulizia da erbacce e vegetazione, da maggio si lavora per mettere in sicurezza gli edifici, sistemando la copertura. Bisogna rifare 4.000 mq di tetti, con l’intelaiatura in legno, «salvaguardando l’ordito originale, dove si metteva il tabacco ad essiccare», spiega il progettista, geom. Ivano Ruggeri.

«Questo posto mi ha affascinato subito», dice Agosti. Alla sua azienda servivano nuovi spazi. «L’alternativa era fra un capannone scatola di cemento oppure qualcosa di originale». Ha scelto la seconda possibilità, legat ad una idea di nuovo utilizzo del Tabacchificio. Un’estensione della sua attività: spazio multifunzionale per eventi. Eventi. Incontri, convegni, meeting, matrimoni, presentazioni di prodotti e tanto altro. Non un semplice magazzino. Anzi. «Castrezzato e questo luogo sono in una buona posizione», aggiunge Agosti. «A due passi dalla Brebemi e dall’Autodromo, vicini alla Franciacorta e al Sebino». Una zona baricentrica per sviluppare nuove iniziative.

La grande (e bellissima) sala centrale (quella con le scritte) potrebbe ospitare gli eventi principali, l’hotel e la ristorazione. Nella casetta della turbina, che dà su via Valenca, «potremmo mettere un wine bar, nell’ex scuola materna un b&b, in una parte dei capannoni a shed un giardino d’inverno». Zone collegate a creare un insieme di pregio nel rispetto dell’architettura e dei materiali originali (mattoni e pietra), valorizzato da grandi vetrate. Questa, almeno, è l’idea, che Agosti ha rappresentato all’Amministrazione comunale.

L’ex Tabacchificio è classificato nel Piano di governo del territorio come zona di terziario, commerciale. Un cambio di destinazione comporta oneri finanziari ed urbanistici notevoli. Comune e proprietà hanno avviato un confronto sul destino del sito. Vedremo. Intanto si prosegue con la messa in sicurezza e la manutenzione dei tre edifici che formano il perimetro del complesso. L’area è di circa 10mila mq, 8.500 coperti. Un pezzo di storia di Castrezzato, uno dei più significativi siti di archeologia industriale del Bresciano, che può rinascere. «Io - conclude Agosti - ci credo molto».

 

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