Bassa

I maltrattamenti inventati dell'aspirante modella

Assolti i genitori accusati di maltrattamenti: la ragazza ha ammesso di essersi inventata tutto.
Inventò violenze: genitori assolti
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«Ho inventato e mentito perché volevo qualcosa che non si poteva avere. Volevo vivere senza i genitori e fate di testa mia».

Davanti ai giudici è crollata e ha ammesso le bugie. Quelle bugie per le quali era stata allontanata da casa dai servizi sociali che l'avevano trasferita in una comunità protetta. Aveva 17 anni quando una ragazza bresciana denunciò a scuola di subire maltrattamenti in famiglia.

«Avevo detto che i miei genitori mi picchiavano con i rami di un albero», ha spiegato in un’aula di tribunale. Era arrivata a scuola anche con dei lividi. Che ha poi spiegato essersi procurata cadendo da una pianta di melograno.

Perché la ragazzina, aspirante modella, voleva fare un book fotografico e davanti al no dei genitori ha pensato di vendicarsi inventando e raccontando sulle pagine di un diario di botte ricevute da mamma e papà. Genitori assolti con formula piena al termine del processo in cui sono stati assistiti dall'avvocato Rosa Afrune.

«I miei racconti erano tratti da telefilm e libri», ha spiegato la giovane, oggi maggiorenne ed entrata nel mondo del lavoro è tornata a vivere con i genitori e con i due fratelli che fin dal l’allontanamento della sorella dalla famiglia avevano negato la versione dei fatti della ragazza.


 

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