Bassa

I centouno anni del reduce Vincenzo Aldinio

Festeggiato l’ufficiale iscritto al ruolo d’onore del Regio Esercito
Vincenzo Aldinio con il ricercatore storico Paolo Pandolfi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Vincenzo Aldinio con il ricercatore storico Paolo Pandolfi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il telefono ha squillato ripetutamente nella casa di Vincenzo Aldinio, a Borgosatollo. Domenica tanti amici hanno voluto fargli gli auguri per il traguardo dei 101 anni brillantemente tagliato, così come domenica avevano fatto i famigliari, con un giorno di anticipo ma abbinando festa a festa, il compleanno all’Epifania.

Un secolo ed un passo in più, dunque, per l’ufficiale del Regio Esercito, iscritto al ruolo d’onore dal 10 ottobre del 1941, come risulta dalle ricerche di Paolo Pandolfi, grande appassionato di storia, che da alcuni anni sta riportando alla luce le vicende belliche dei centenari bresciani. Vincenzo Aldinio nasce a Lagonegro, in Basilicata, il 7 gennaio del 1918. Nel ’38, all’atto dell’arruolamento, essendo in possesso del diploma magistrale viene ammesso a frequentare il corso di addestramento militare all’Accademia di educazione fisica (la futura Isef) di Roma.

Superato il corso, l’8 gennaio 1940 viene assegnato al 31° Reggimento fanteria e dopo soli due giorni inviato sulla frontiera con la Francia, dove prende parte alla battaglia delle Alpi occidentali. Successivamente, il 19 settembre dello stesso anno, a Bari si imbarca per Durazzo per combattere sul fronte greco-albanese. Proprio qui si svolgono le vicende che valgono ad Aldinio l’iscrizione nel ruolo d’onore: «Una sera di febbraio - racconta - dovevamo sgominare una banda nemica che trasportava materiale bellico per un’operazione contro le nostre truppe. La nostra azione riuscì, ma nell’imboscata rimasi isolato e ricevetti colpi violenti alla testa e alla schiena. Per parecchio tempo non riuscii a muovere né l’una né l’altra».

Ripresosi, svolge il ruolo di istruttore di educazione fisica all’Accademia navale di Venezia, città in cui conosce la futura moglie, scomparsa 25 anni fa, appartenente alla famiglia Colbachini, storici produttori di campane. Vincenzo Aldinio si dedica proprio all’attività di fonditore di campane, fino alla pensione. Successivamente frequentando il Kenya in vacanza conosce la signora Luigia Angela di Borgosatollo, che sposa nel 1996, trasferendosi così nel paese alle porte della città dove ha festeggiato il traguardo dei 101 anni.

 

 

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