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Garda Uno ci ripensa, torna l'acqua nelle case rimaste a secco

La situazione nelle abitazioni di Leno rimaste senz'acqua è tornata alla normalità, ma resta il contenzioso legale con Garda Uno
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«Il flusso è tornato regolare. Speriamo nel dialogo»: i condomini dell’Ex Salil di via Albarotto, a Leno, annunciano che Garda Uno, da ieri pomeriggio, ha ristabilito la normale erogazione.

Da martedì il flusso era stato ridotto - pur garantendo il quantitativo minimo vitale - per un contenzioso legato a mancati pagamenti da parte dei 165 residenti. Che sostengono di «non voler pagare la depurazione perché non allacciati al servizio».

Importante l’intervento del sindaco Cristina Tedaldi che ha mediato: «Sono certa ci sia la volontà di elaborare un piano di rientro che vada bene a tutti».

«Ci siederemo ad un tavolo per discutere del pagamento della sola acqua - interviene il legale dei condomini-. Per la quota della depurazione si esprimerà un giudice. Resta comunque inaccettabile la misura adottata da Garda Uno: l’acqua è un bene essenziale e per questo ieri mattina avevo minacciato querela». E ancora: «Non vogliamo rubare: rispetteremo i nostri doveri, ma è giusto che siano riconosciuti anche i i diritti. Chiediamo inoltre un contatore ad appartamento, cosicchè ognuno, in futuro, paghi il proprio», proseguono i residenti. Da parte sua, Garda Uno chiosa: «Siamo disponibili al dialogo».

 

 

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