Furto di sabbia all’ex Sheratonn di Bagnolo: «Troppe cose non quadrano»

«Non c’è pace per l’ex Sheratonn. Dopo il sequestro di una parte dell’area in viale Italia a causa di un probabile inquinamento da amianto con tanto di intervento dell’Arpa, adesso una nuova grana». Così Stefano Godizzi, capogruppo della lista d’opposizione «Bagnolo Aperta» interviene sul caso del maxi furto di materiale naturale e la conseguente decisione del Comune di sporgere denuncia.

«La Giunta comunale - continua il capogruppo - si è riunita appositamente il 21 dicembre per approvare una delibera inerente la denuncia contro ignoti per il furto di 4mila metri cubi di ghiaia e sabbia sul terreno di proprietà comunale destinato a parco pubblico».

«Un atto dovuto che chiude definitivamente un iter iniziato ad aprile dello scorso anno con un sequestro», così il vicesindaco Cristina Almici ha spiegato la determina.

Ma se per l’Amministrazione la denuncia è la fine di un capitolo inerente l’ex area Sheratonn, per la minoranza è invece un’ulteriore criticità. «Questa vicenda ha dell’incredibile - continua Godizzi -. Ogni volta che chiedevamo informazioni su quanto succedeva in quell’area ci rispondevano che tutto era sotto controllo. Adesso scopriamo che nell’area, che dovrà ospitare il parco pubblico, sono spariti 4mila metri cubi di sabbia e ghiaia, non 400. Sono svariati camion di materiale e nessuno si è mai accorto di nulla?».

Tanti i punti interrogativi. «Alcune domande poi sorgono spontanee - prosegue il capogruppo di «Bagnolo Aperta» -: la denuncia è contro ignoti, ma si scrive che nel frattempo è già stata comminata una sanzione per l’asportazione della ghiaia. La multa l’avranno pur data a qualcuno. Come fanno a essere ignoti gli autori? Si parla della relazione Arpa di metà maggio. Perché abbiamo aspettato oltre sette mesi per denunciare?

Denuncia presentata per non incorrere in omissione di atti d’ufficio. Perché? Se non ci fosse stato l’obbligo non avrebbero denunciato il furto? Ci sono molte cose che non quadrano. Sicuramente prepareremo un’interrogazione».

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