Bassa

Furia al bar a Mairano: individuato il minorenne del pestaggio

I genitori del ragazzo, che ha 17 anni, hanno chiesto scusa alla vittima e anche al barista di Pievedizio
I carabinieri hanno raccolto la denuncia
I carabinieri hanno raccolto la denuncia
AA

La furia con cui era tornato indietro e si era scagliato contro l’uomo con cui aveva avuto un discussione aveva impressionato tutti, dal gestore del bar ai suoi stessi amici. Per questo già dopo qualche ora, quando la voce di quello che era accaduto si era sparsa in paese, i genitori erano andati a scusarsi per il comportamento del figlio sia con la vittima che con il barista e non ci è voluto molto prima che anche i carabinieri, a cui l’aggressione era stata denunciata, avessero un quadro chiaro della situazione.

Per ora a Mairano non si è avuta notizia di provvedimenti delle autorità nei confronti del minorenne che sabato sera aveva preso a pugni un uomo «colpevole» di avergli chiesto di liberare il bagno ma c’è da essere certi che presto arriveranno.

Cos'è successo

L’episodio era accaduto in un bar della frazione Pievedizio: un avventore che stava consumando un toast aveva bisogno di andare in bagno e, trovandolo occupato, aveva chiesto ai ragazzi che erano dentro di liberarlo dato che «siete lì dentro già da un po’». Una frase, posta secondo i testimoni in modo garbato, che ha avuto una risposta opposta: alcuni dei ragazzi uscendo avevano affrontato l’uomo a muso duro e lo avevano strattonato ma il pronto intervento del barista e di altre persone presenti aveva riportato la calma. Almeno così sembrava.

Uno dei ragazzi, che si è poi saputo avere 17 anni, è tornato indietro e si è scagliato contro l’uomo seduto al tavolino. Una aggressione compiuta con una violenza brutale che aveva impressionato tutti: una raffica di pugni che aveva provocato diverse contusioni. E che, una volta medicato in pronto soccorso, lo aveva spinto a presentarsi in caserma per sporgere denuncia. L’eco dell’aggressione ha fatto il resto, spingendo i genitori a chiedere scusa per il comportamento del figlio che, a quanto appreso, non avrebbe mai avuto problemi con la legge.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia