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Finto tecnico e finto agente della Locale, truffata ottantenne

Il raggiro a Pralboino. La donna ingannata da due persone con un finto guasto
In azione. Finti tecnici si sono presentati all’anziana © www.giornaledibrescia.it
In azione. Finti tecnici si sono presentati all’anziana © www.giornaledibrescia.it
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Erano preparati e ben attrezzati. E hanno fatto cadere nella loro trappola anche una donna che, seppur ha superato gli 80 anni, si è sempre dimostrata lucida, autonoma e indipendente. Teatro dell’ennesima, odiosa, truffa ai danni di una anziana è stata una delle strade centrali di Pralboino, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri.

Il raggiro era stato costruito nel dettaglio e si basava, oltre che sui «costumi di scena» da agente della polizia locale e da tecnico della società del servizio idrico, anche su alcuni fantomatici rilevatori con segnalatori acustici e su bombolette spray che diffondono un odore nauseabondo. Attorno alle 11 di venerdì mattina l’anziana, vedova da qualche tempo, ha sentito suonare il campanello e quando ha aperto si è trovata davanti due persone. Il primo, vestito da operaio, sosteneva di essere un tecnico della società che si occupa della fornitura dell’acqua mentre il secondo, con abiti che potevano simulare una divisa, si proponeva come agente della polizia locale.

I due hanno spiegato alla donna che era stato segnalato un guasto alle tubature in tutta la zona e che era necessario effettuare dei controlli approfonditi. Per disorientare l’anziana le hanno fatto più volte aprire e chiudere i rubinetti di tutto l’appartamento e poi hanno fatto scattare uno strumento che ha emesso una sorta di allarme sonoro. A quel punto i due hanno spiegato all’anziana che effettivamente era stato rilevato un guasto e che era necessario uscire subito.

Non solo. L’anziana ha iniziato ad avvertire un forte odore e i due le hanno spiegato che si trattava delle esalazioni dovute al guasto. Miasmi che avrebbero potuto anche corrodere l’oro e che se dunque ne aveva in casa era necessario che lo mettesse nel congelatore. L’anziana, ormai persa nel fiume di parole dei due, ha raccolto i preziosi che aveva in casa compresa la collana e gli orecchini che aveva addosso in quel momento e li ha messi nel freezer.

Poi tutti sono usciti dall’appartamento, i truffatori dietro alla donna anziana. Tanto è bastato per prendere gli oggetti di valore. Sulla strada hanno detto alla loro vittima di attendere l’arrivo di un tecnico specializzato che sarebbe stato lì a minuti. Quando l’attesa si è prolungata l’anziana ha capito quello che era realmente accaduto e chiamato una parente e i carabinieri.

 

 

 

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