È in Spagna la chiave del castello di Pompiano

«C'era una volta un bellissimo castello abitato da un grande signore e da molti cavalieri. Un giorno fu attaccato dalle truppe nemiche. Per la paura tutti fuggirono. Il custode chiuse a chiave il portone principale d'ingresso e poi
». Se la sono immaginata così la storia del loro paese i bambini delle terze elementari di Pompiano, ma la fiaba ha effettivamente dei contorni reali.
Gli studenti con le maestre Tiziana Trenzani, Ombretta Piacentini e Daniela Benedetti, hanno approfondito alcune informazioni storiche arrivate recentemente a Pompiano dalla Spagna. Così sono venuti a conoscenza di notizie riguardanti il passato del loro paese, sconosciute ai più, e hanno ottenuto per primi una prova concreta da cui tutto il discorso è partito: la fotografia di una chiave avvolta dal mistero, arrivata da lontano, che schiude le porte a tante informazioni.
Una chiave che una volta apriva il portone principale d'ingresso di un castello di Pompiano che ora non esiste più. Una chiave che ha acceso la loro fantasia. I bambini prima l'hanno disegnata, chi in un modo, chi in un altro. Ne hanno anche fatto una poesia. Finché poi le maestre con la collaborazione del sindaco e del vicesindaco hanno pensato di scrivere ai custodi della cattedrale. E via mail la foto della chiave è arrivata. A testimonianza che le fiabe a volte diventano realtà.
Nella cattedrale di Tudela, in Spagna, nella Navarra, campeggia una chiave. Una chiave avvolta dal mistero per gli abitanti di quel paese. Un giovane storico del luogo, Zubeldia Lafuente, due anni orsono fece uno studio su questa chiesa.
Fu incuriosito dalla presenza di una chiave che ancora oggi campeggia sulla volta di un arco della cattedrale. A furia di scartabellare tra polverosi archivi venne a capo di un'interessante scoperta e così scrisse al Comune di Padernello, (perché trovò su Internet il nome di questo paese con un sito ben corredato di informazioni e vide che si trovava vicino a Pompiano): «Il castello di Pompiano è entrato nella mia vita per caso svolgendo una ricerca sulla mia cattedrale, dentro alla quale, in una cappella gentilizia, esiste appesa, sotto un arco, una chiave in tutto e per tutto bresciana».
Il giovane dice di aver scoperto da documenti inequivocabili che l'oggetto in ferro fu portato in Spagna dall'Italia nel 1545 da un certo Carlos De Eza di Tudela che al tempo era custode del castello di Pompiano. «Quelli erano tempi burrascosi. Don Carlos fu costretto a scappare, ma non si dimenticò di chiudere con tale chiave il castello che abitava. La chiave è ancora qui
».
Il castello invece oggi non c'è più. Del maniero neppure una piccola traccia; neanche un mattone. Ma i documenti storici di Pompiano effettivamente parlano di un castello, posseduto dalla famiglia Maggi, che campeggiava nel centro del paese fino al XVI secolo.
Silvia Pasolini
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato