Bassa

Due amici 14enni aiutano un senzatetto e gli trovano una casa

L’hanno conosciuto mentre andavano a pesca sul fiume Oglio e, segnalando il caso al Comune di Palazzolo, gli hanno cambiato la vita
Uno scorcio del fiume Oglio, dove i due ragazzi vanno a pescare
Uno scorcio del fiume Oglio, dove i due ragazzi vanno a pescare
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Alberto ed Edoardo hanno 14 anni, sono di Palazzolo, e condividono la passione per la pesca. Non solo, il mese scorso hanno, con un gesto non da tutti, dato una lezione di solidarietà e cura degli altri, valori che hanno imparato in famiglia. I due amici, infatti, hanno aiutato un senzatetto conosciuto per caso, cambiando la sua vita.

Edoardo, che ha imparato a usare lenze e ami dal nonno, si reca spesso sul fiume Oglio e durante queste vacanze l’ha fatto col suo amico Alberto. Un giorno di fine luglio i due giovani si trovavano in fondo al Parco Metelli, non lontano dal ponte della ferrovia, per un pomeriggio di pesca. Poco prima di quel luogo c’è una casettina in legno ad uso del parco. «Ci siamo riparati lì sotto perché aveva cominciato a piovigginare e così abbiamo conosciuto quest’uomo che ci ha raccontato un po’ la sua vita - spiegano -. Ci ha detto che aveva appena finito l’ultimo giorno di lavoro e che aveva perso tutto con la separazione dalla moglie. Abbiamo visto la sua tristezza e gli abbiamo offerto un caffè. Nei giorni successivi noi siamo andati ancora a pescare sul fiume e lo abbiamo trovato spesso. Abbiamo scoperto che, non avendo una casa, era costretto a vivere in luoghi di fortuna e di solito dormiva proprio nella casettina di legno del parco».

La storia

Il senzatetto è un italiano originario della Bergamasca ma residente a Palazzolo. «Qualcuno gli aveva rubato il telefonino e così un giorno gli abbiamo portato un vecchio cellulare di uno dei nostri genitori - continuano -. Lui non ci ha mai chiesto niente, ma abbiamo pensato che gli avrebbe fatto piacere, visto che il desiderio che aveva era quello di poter parlare coi suoi figli. Era stato abbandonato da tutti e dormiva per terra, come un cane. Allora abbiamo pensato di prendere delle coperte e portargliele, non tanto per il clima, ma per essere più comodo».

Questa situazione è andata avanti fino a pochi giorni fa, quando i due 14enni hanno chiesto ai genitori se conoscessero qualcuno che potesse aiutarlo in Comune. Così, ecco che i Servizi sociali di Palazzolo hanno preso in carico l’uomo e lo hanno affidato ad una struttura bresciana adatta alle sue esigenze. L’obiettivo è recuperarne le condizioni psico-fisiche. Nel frattempo, il gesto dei due palazzolesi è diventato di dominio pubblico, e sono stati in molti ad elogiarne il gran cuore.

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