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Delitto di Castenedolo: per Musini lungo interrogatorio

L’operaio 50enne è in stato di fermo con l’accusa terribile dell’omicidio della moglie Anna Mura, 54 anni
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È calato il buio sulla caserma Masotti di piazza Tebaldo Brusato. Un interrogatorio lungo ore quello cui è sottoposto Alessandro Musini, l’operaio 50enne in stato di fermo con l’accusa terribile dell’omicidio della moglie Anna Mura, 54 anni, trovata uccisa nella mattinata di lunedì a Castenedolo nel suo appartamento.
 
Molte le domande cui l’uomo, assistito dal legale avv. Ennio Buffoli, è chiamato a rispondere dagli inquirenti, che lo stanno sentendo, guidati dal sostituto procuratore Francesco Piantoni, dalle 18.30. Orario in cui il presunto omicida è arrivato al Comando provinciale dell’Arma.
 
Per Musini, dopo una fuga di 30 ore, è un’altra notte lunga, dopo la svolta impressa alle indagini dal suo riconoscimento, ad opera di un poliziotto libero dal servizio, che lo ha scorto a bordo della sua Opel Astra dalle parti di Lamarmora. Anche l’agente è stato sentito dai Carabinieri che si occupano delle indagini.
 
In piazza Tebaldo Brusato è arrivata pure l’auto del 50enne, messa sotto sequestro per tutti gli accertamenti di polizia scientifica. Si tratta del mezzo su cui Musini è fuggito la mattina di lunedì. Poche ore dopo, il corpo senza vita di Anna Mura è stato trovato dal figlio 15enne. Il cranio sfondato, addosso gli indumenti della notte.
 
L’ultimo, tragico passaggio della storia di una famiglia in crisi, tra problemi economici e un rapporto, quello tra marito e moglie, che si era ormai logorato. La donna, il giorno stesso in cui è stata uccisa, avrebbe dovuto incontrare il proprio avvocato per le pratiche per la separazione. 

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