Dal medico con due bombe, sbagliato solo il tipo di polvere

La polvere non ha reagito alla fiamma come ci si sarebbe aspettato sulla base del resto dell’ordigno. Sono questi i primissimi esiti delle prove tecniche preliminari cui sono stati sottoposti dai carabinieri i due ordigni rudimentali che un paziente psichiatrico di 38 anni giovedì pomeriggio aveva portato nel centro psicosociale di Orzinuovi dove aveva uno degli appuntamenti del suo pianto terapeutico con la psichiatra che lo ha in cura.
Un gesto, che il paziente ha fatto con estrema naturalezza e di cui probabilmente non ha compreso pienamente le implicazioni, che ha fatto scattare tutti i protocolli di sicurezza, portando all’evacuazione della struttura e all’intervento delle unità antiterrorismo e degli artificieri. Per definire la posizione anche nei confronti della legge del 38enne di un paese della Bassa Bresciana, da tempo seguito dai servizi di salute mentale, sarà determinante l’analisi dell’effettivo potenziale dei due ordigni e della qualità della loro costruzione.
La vendetta meditata
L’uomo aveva confidato alla psichiatra di aver costruito gli ordigni per far saltare in aria il campo sportivo del suo paese dato che, da ragazzino, non era mai stato preso in squadra. Una vendetta meditata per oltre 25 anni e che per fortuna non si è concretizzata grazie alla professionalità e alla freddezza del personale medico della struttura che, per prima cosa, ha mantenuto la calma, allontanato il paziente dallo zaino e fatto intervenire i carabinieri che lo hanno preso in custodia e trasferito in caserma. Fin dalla prima occhiata, quando ancora i due cilindri metallici erano nello zainetto, gli esperti dell’Arma si sono resi conto di essere davanti ad un ordigno rudimentale, semplice nella tipologia, ma realizzato a regola d’arte.
All’interno dei cilindri metallici, collegati ad una miccia, era stata pressata della polvere ricavata aprendo dei comuni petardi ma, in commercio, ne esistono di differenti tipologie e quella scelta dal 38enne non avrebbe probabilmente dato l’effetto esplosivo che lui si aspettava. Secondo chi indaga insomma l’uomo ha trovato online delle valide istruzioni per costruire una bomba e le ha messe in pratica in modo impeccabile ma, per fortuna, non ha avuto accesso al necessario materiale esplosivo.
Il paziente
Dopo essere stato trattenuto in caserma mentre venivano disinnescati gli ordigni, il 38enne è stato affidato al reparto psichiatrico dell’ospedale di Manerbio dove resta ricoverato in osservazione. Come spiegato anche dal personale del centro psicosociale di Orzinuovi si tratta di un paziente che non è mai stato violento e che non si è mai comportato in modo aggressivo e che anzi ha sempre seguito le indicazioni dell’equipe che lo ha in cura. Sul caso specifico, sulla sua capacità di capire la gravità delle sue azioni e delle relative conseguenze, ci saranno specifici accertamenti.
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