Bassa

Cronache, foto e documenti: l'archivio storico è sul web

Samuele Pedergnani ha raccolto documenti sulle famiglie e le storie di Castelcovati creando un archivio online
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Dai verbali della «Vicinia» (l’odierno Consiglio comunale) del 1400 a un filmato in 8 millimetri del 1965, passando per alcune cartoline dei primi anni del ’900 e dalla fotografia più antica scattata dei covatesi, datata 1870.

Questi i contenuti del sito www.castrumcovatorum.it, ideato da Samuele Pedergnani. Quest’ultimo, da anni e per passione (ma con competenza e professionalità) ricerca documenti storici su Castelcovati e la sua gente. Il materiale recuperato da Pedergnani, è ingente. E dal web passa la volontà di condividere quanto scoperto in questi anni trascorsi tra gli archivi di tutta la provincia. 

«Il sito - spiega Pedergnani - nasce con una finalità divulgativa: vuole essere una sorta di libro online, una raccolta da condividere».

Ed ecco che in questo spazio tutto nuovo sono contenute le storie di persone, luoghi e istituzioni di una Castelcovati che non c’è più, di cui esistono testimonianze di grande valore. Si parte dunque dai primi documenti sul paese, risalenti al 1400, sino a quelli d’inizio ’900, con i primi giornali a regalare ricordi di cronache davvero singolari, come l’arresto di ben 16 covatesi nel 1898. Il reato contestato? Aver partecipato al vietato gioco dei dadi.

Sul sito spazio anche a numerose fotografie: ogni mese sarà pubblicata una gallery a tema. Si partirà con 12 fotografie dedicate alle donne del paese. Anche cartoline spedite tra il 1890 e il 1940, faranno bella mostra su questo spazio online: il loro tema, ovviamente, è legato a Castelcovati. Si potrà scoprire, così, un centro storico molto diverso. Ultime due sezioni quelle legate agli alberi genealogici di alcune famiglie e quella denominata «Dalla Pretura».

Per quanto riguarda le famiglie storiche covatesi, si partirà con due cognomi storici: Onger e Turrini. Ogni mese, poi, spazio ad altre famiglie che da secoli risiedono in paese. Nello spazio «Dalla Pretura», invece, si raccoglieranno fatti di cronaca accaduti più di 100 anni fa: dai piccoli furti agli arresti, passando per le risse. Senza dimenticare gli omicidi, come quello accaduto il 2 aprile del 1720. La vittima? Il parroco di allora, don Francesco Fabeni. Per conoscere questa vicenda, adesso, basta cliccare sul sito castrumcovatorum.it. Uno spazio dove, grazie alla cura di Samuele Pedergnani, sarà facile perdersi, alla ricerca di racconti e ricordi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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