Bassa

Concorso per il comandante di Polizia: cinque gli indagati

Avviso di garanzia per Basma Bouzid e per tutti i componenti della commissione
La sede del Comune di Bagnolo Mella - Foto © www.giornaledibrescia.it
La sede del Comune di Bagnolo Mella - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’inchiesta si allarga. Salgono a cinque gli indagati nel- l’ambito dell’indagine sul concorso pubblico per la nomina del nuovo comandante della Polizia locale di Bagnolo Mella. Nuovi indagati. La vincitrice, Basma Bouzid, 40enne nata a Tunisi ma cittadina italiana e nominata Cavaliere della Repubblica, avrebbe dovuto assumere l’incarico lunedì scorso, ma la nomina è stata congelata. E il nome dell’agente di Polizia, già comandante a Gargnano, è finito nel registro degli indagati del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, che ipotizza a vario titolo, i reati di falso e abuso d’ufficio.

Oltre a lei, che in tre prove scritte e una orale ha ottenuto un punteggio di 54,50/60, hanno ricevuto l’avviso di garanzia nelle scorse ore anche i componenti della commissione del concorso, due ufficiali di Polizia locale, il responsabile del bando e la dirigente del Settore finanziario del Comune di Bagnolo Mella.

Al vaglio degli inquirenti c’è la posizione del sindaco Cristina Almici, che al momento non risulta sotto indagine. Il telefono del primo cittadino e quello di Basma Bouzid sono ancora nelle mani dei consulenti informatici della Procura, che cercano eventuali contatti tra le due donne relativamente al concorso pubblico da alcune settimane sotto la lente di ingrandimento della magistratura. Le due si conoscevano già prima grazie all’ex parlamentare di Forza Italia e ora candidato alle Europee per Fratelli d’Italia Giuseppe Romele, capo politico del sindaco Almici e datore di lavoro di Basma Bouzid, che risulta dal curriculum collaboratrice di Romele e che, stando alle indagini, non avrebbe i titoli di studio adeguati per ricoprire l’incarico di camandante della Polizia locale nel paese della Bassa.

«Basma è una militante del partito, collabora con me, ma nessuna sponsorizzazione da parte mia» ripete da giorni l’ex deputato. La Procura vuole fare luce sulla correttezza delle procedure adottate per il concorso pubblico. A partire dalla composizione della commissione, che sarebbe stata cambiata pochi giorni prima della prima prova.

 

 

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