Chiari «La nuova scuola non è già vecchia»

CHIARIPiccola, carente in quanto a laboratori, sprovvista (almeno in una prima fase) di mensa e palestra e collocata lungo una strada pericolosa. A queste critiche mosse dai genitori degli alunni delle elementari Turla nei confronti del progetto della scuola che l’Istituto Morcelliano vorrebbe costruire in via Roccafranca replica a tono l’architetto Nicola Cantarelli. È lui infatti l’autore dello «studio preliminare di fattibilità» (non si tratta, sottolinea, di un progetto) dell’edificio al centro delle accese polemiche.
Innanzitutto, a differenza di quanto è emerso nell’incontro con i genitori tenuto dal Consiglio d’istituto del Turla (il plesso che potrebbe essere soppiantato dal nuovo edificio), per l’architetto non si tratta di una «scuola già vecchia»: «Lo studio è stato impostato sulla base delle nuove linee guida per l’edilizia scolastica varate dal Miur e approvate dalla Conferenza unificata Stato-Regioni l’11 aprile 2013». Anche la localizzazione, secondo il progettista, è funzionale: «Tra gli obiettivi delle linee guida evidenzio l’indicazione di scegliere aree per la localizzazione dei plessi che consentano alla scuola di contribuire alla qualità del tessuto urbano circostante; solo eccezionalmente è prevista la possibilità di organizzare plessi in aree separate anche se vicine. È in quest’ottica che è stata scelta la localizzazione della nuova scuola primaria, in un’area adiacente alle medie Toscanini che ospita la sede centrale dell’Istituto comprensivo statale».
Sul fronte spazi per Cantarelli il progetto non è carente: «Nello studio - spiega l’architetto che ha firmato anche il progetto del campo da golf promosso sempre dal Morcelliano - sono previsti almeno 4 laboratori di ampia metratura, spazi individuali per approfondimento dello studio (biblioteca), spazi informali di ampio respiro». Quanto poi alla sicurezza: «Tra l’ingresso del fabbricato e via Roccafranca ci sarà un ampio parcheggio piantumato». E ancora: «Abbiamo rivolto attenzione al risparmio energetico nell’orientamento dell’edificio e nella valorizzazione della luce naturale. L’immobile verrà realizzato in legno. Mi chiedo per quale motivo il progetto, ancora in fase embrionale, possa essere classificato come una "scuola nuova ma piccola e incompleta", o una "scuola già vecchia", mentre, al contrario, può diventare un’occasione, con il contributo di tutti, per programmare un intervento innovativo ed educativo sotto tutti i profili. Un intervento che possa rispondere alle esigenze future della comunità clarense». Ricordiamo che il Morcelliano intende costruire l’edificio in cambio della possibilità di realizzare il campo da golf. b. b.
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