Chiari, il destino dei dipendenti N&K

A un anno dalla chiusura dello stabilimento N&K di Chiari sono ancora 95 su 124 le persone in cassa integrazione con grandi timori per il loro futuro. La prospettiva, caldeggiata dal Comune, di trovare occupazione nel nuovo polo logistico Sma di via Roccafranca non si è infatti rivelata concreta.
Con la conseguenza che, se entro il 7 gennaio, non saranno ricollocati almeno 37 degli originari 124 (che vuol dire otto dei rimanenti 95) dipendenti, addio per tutti al secondo anno di cassa integrazione.
«Abbandonati, svuotati e delusi. Così si sentono i dipendenti della N & K di Chiari», spiega la portavoce Maria Rosa Mondini. «Il Comune gli aveva promesso che avrebbe fatto da tramite con la Sma. Ma, nonostante la fretta iniziale, solo a due uomini è stata fatta una proposta concreta, che obiettivamente non hanno potuto accettare».
Conferma la situazione descritta dalla Mondini, l'assessore alle Attività produttive del Comune Bruno Zerbini, che aggiunge: «A giorni invieremo alla N & K una lettera per far presente all'azienda che è nostra intenzione aiutare i dipendenti: almeno otto di loro prima del 7 gennaio devono trovare lavoro».
Nel frattempo, hanno preso il via ieri al Cg2000 due corsi dell'Isfor per i cassaintegrati N & K. «Sedici partecipano a quello da 64 ore - spiega la Mondini - che forma addetti alle vendite. E altri dodici frequentano gli incontri da 32 ore complessive che forniscono una guida alla ricerca del lavoro. Sono disposti a reinventarsi pur di trovare lavoro. La situazione è veramente disperata».
E Ceto (sede della filatura)? «Lo stabilimento conta 107 dipendenti - spiega Gabriele Calzaferri della Cgil camuna -, ma sono una trentina quelli che lavorano».
La fase che questi cassaintegrati stanno vivendo è molto delicata. Come abbiamo riferito a fine ottobre, per lo stabilimento, ex Nuova Manifattura di Breno, sembra si stiano profilando nuove prospettive: un prestigioso gruppo bergamasco specializzato nella produzione di tessuti per camiceria (Albini Group) pare interessato a sbarcare in Valcamonica, proprio alla N & K di Ceto. Se così fosse alcuni dipendenti potrebbero rientrare dalla cassa integrazione.
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