Bassa

Caso Finchimica, in 300 alla prima raccolta firme a Manerbio

La prossima tappa sarà Leno. A preoccupare sono il nuovo impianto e la contaminazione della falda
La prima tappa della raccolta firme è durata un paio d'ore - © www.giornaledibrescia.it
La prima tappa della raccolta firme è durata un paio d'ore - © www.giornaledibrescia.it
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È boom di firme raccolte a Manerbio per accendere i riflettori sull’ambiente e sulla salute, con particolare riguardo alla questione Finchimica. La sottoscrizione è stata indetta dal gruppo Conoscere & Partecipare e dal Circolo Legambiente Valle dell’Oglio. Sono poco meno di trecento coloro che hanno firmato ieri, in un paio d’ore, in via XX Settembre durante il «Firma Day».

«In relazione agli ultimi dati sulla qualità dell’aria e sul consumo di suolo - spiega Dario Selleri, portavoce del gruppo Conoscere & Partecipare - e consapevoli delle numerose criticità ambientali del nostro territorio, con questa firma chiediamo ai cittadini di condividere le preoccupazioni sul nuovo impianto di Finchimica e sulla contaminazione della falda. Intendiamo poi promuovere un tavolo di confronto con tutti i sindaci della Bassa per valutare proposte da attuare per l’ambiente e la salute».

Verso nuove tappe

L'azienda Finchimica a Manerbio - © www.giornaledibrescia.it
L'azienda Finchimica a Manerbio - © www.giornaledibrescia.it

La raccolta firme è itinerante: non si fermerà a Manerbio, ma proseguirà in tutti i comuni interessati. La prossima tappa sarà Leno. E qui proprio il primo cittadino Cristina Tedaldi, la cui Amministrazione ha sempre detto no al nuovo fungicida, promette di essere la prima a sottoscrivere la petizione. «Questa è una raccolta simbolica di firme in modo che la gente possa esprimere la propria preoccupazione - spiega Franco Ferrandi, presidente dal Circolo Legambiente Valle Dell’Oglio -. Una sottoscrizione per dire "non ignorateci, ma rispettate e abbiate cura della nostra salute"».

Ad allarmare i cittadini non solo di Manerbio ma anche dei paesi confinanti è sia l’ok da parte della Provincia alla realizzazione del nuovo impianto di produzione del fungicida sia la situazione critica della falda sottostante la fabbrica portata alla luce dalle analisi di Arpa. E non da ultime le indagini avviate dalla Procura e che coinvolgono proprio i vertici aziendali di Finchimica. «Molte persone - continua Selleri - al gazebo hanno chiesto informazioni specifiche e noi abbiamo consegnato loro i dati relativi alla situazione critica del nostro Comune».

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