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Candidato sindaco inneggia al fascismo su Facebook

Capriano: i post di Stefano Sala, alla guida di una civica vicina alla Lega, contestati dall'Anpi
La pagina Facebook del candidato Stefano Sala - © www.giornaledibrescia.it
La pagina Facebook del candidato Stefano Sala - © www.giornaledibrescia.it
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Alcuni dei post pubblicati sul proprio profilo social dal candidato sindaco Stefano Sala, in lizza a Capriano del Colle con la civica «Vivere Capriano e Fenili» stanno scatenando in queste ore polemiche perché considerati di ispirazione fascista.

Tra quelli contestati in particolare dall'Anpi provinciale e dal suo presidente Lino Pedroni, c'è un post in cui Sala auspica una nuova marcia su Roma. Ce n'è uno, risalente all'antevigilia del 25 aprile, in cui a fronte delle scelte del governo in tempo di lockdown sostiene che non «Bella Ciao» ma «Battaglioni» sia il canto da intonare, facendo riferimento ad uno degli inni più intrisi di fervore fascista dell'epoca. 

Altri, ancora più datati (si va dal settembre 2017 al febbraio dell'anno successivo), in cui vengono immortalate tazze che riproducono l'effige di Mussolini o in cui, senza giri di parole, l'aspirante primo cittadino scrive di rimpiangere il fascismo a fronte di quelli che definisce i «propositi dei sinistri».

Sulla vicenda è intervenuta l'Anpi di Brescia, che chiede agli altri candidati sindaco, Giorgio Armani e Salvatore Oliva (rispettivamente per «CambiaVento» e «Insieme per migliorare»), di intervenire a livello formale, chiedendo che pongano in Prefettura la discriminante antifascista, argine a manifestazioni che inneggiano al fascismo. 

E dall'Anpi c'è chi attende prese di posizione anche da parte del leader del Carroccio, Matteo Salvini, ritratto in un selfie postato sulla stessa pagina Facebook assieme al candidato sindaco Sala, del resto considerato vicino alla Lega. Lo stesso movimento ha sospeso questa settimana il consigliere comunale di Scandicci, in Toscana, che ha pubblicato le foto della propria visita alla cripta di Mussolini a Predappio.

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