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Brambilla su Green Hill: "La battaglia continua"

L'ex ministro del Turismo Michela Brambilla oggi a Montichiari insieme ai manifestanti: «La battaglia va avanti».
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«Green Hill alla fine chiuderà, non può essere altrimenti». Così l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, che questa mattina è tornata a Montichiari per rinnovare il proprio sostegno agli 8 attivisti che dallo scorso venerdì sono in sciopero della fame per chiedere la chiusura dell’allevamento di cani beagle per la sperimentazione.

«La Commissione affari sociali - ha ricordato l’onorevole - ha approvato la norma che emenda la legge comunitaria per vietare in Italia l’allevamento di animali da laboratorio». L’emendamento, ha spiegato, dovrebbe arrivare in aula a metà gennaio. «Non darò tregua a Green Hill e a chi lo protegge. Questa vergogna nazionale deve finire» ha concluso l’ex ministro.

«Non molliamo» hanno fatto sapere gli attivisti che presidiano il municipio di Montichiari giorno e notte. «Ci aspettiamo che la Procura interrompa la barbarie di Green Hill con un provvedimento di sequestro temporaneo con decorrenza immediata» ha spiegato la portavoce del gruppo «e che il sindaco Elena Zanola revochi immediatamente l’autorizzazione all’allevamento, in attesa del pronunciamento della Procura».

Il pm di Brescia Lara Ghirardi sta, infatti, indagando sui presunti episodi di maltrattamento su cuccioli di beagle allevati a Green Hill. «Valuteremo nelle prossime ore se continuare il presidio» ha concluso la portavoce del gruppo «ma non abbasseremo la guardia. Invitiamo, anzi, tutti i cittadini a scendere in piazza con noi, perchè andremo avanti fino a che Green Hill non chiuderà».

 

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