Borgosatollo, un paese invaso dalle mosche

C’è chi incolpa il caldo, fino a pochi giorni fa tanto invocato e ora già vissuto con una significativa insofferenza, e chi se la prende con gli agricoltori, «colpevoli» di aver temporeggiato tra la concimazione dei campi e la loro aratura.
Su una cosa però sono tutti d’accordo: «In tanti anni una simile invasione non si era mai vista».
Ai tavolini dei bar e nei negozi del centro non si parla che di mosche, insetti non certo pericolosi, ma molto fastidiosi, che in questi giorni sono arrivati a sciami a turbare la quiete di Borgosatollo.
«Migliaia, forse milioni - dice il signor Giovanni - e non c’è modo di difendersi efficacemente». «Si cerca di resistere chiudendosi in casa, con l’aria condizionata accesa» commenta il signor Francesco. Ma lo strumento più utile, a giudicare dalle scene che si vedono passeggiando per il paese, resta la celebre paletta, brandita come un’arma con gesti furtivi contro pareti, mobili e alberi, nella speranza di stanare il nemico.
«In questi giorni gli insetticidi e le palette stanno andando a ruba - racconta la signora Barbara Filippini da dietro il bancone del suo negozio di ferramenta e casalinghi -. Ma i nostri clienti preferiscono le strisce di colla da appendere. Non è certo un bello spettacolo, ma pare che il sistema funzioni e infatti sono esaurite». Tra le persone che si sono rifornite in ferramenta nei giorni scorsi anche le insegnanti della scuola media di via Leonardo Da Vinci, i cui alunni sono ancora alle prese con gli esami di terza. «Ho dato mandato al settore ecologia di contattare una ditta per la disinfestazione attorno all’istituto - rassicura il sindaco Francesco Zanardini - e credo che in un paio di giorni la situazione sarà tornata alla normalità».
Non solo. La Polizia Locale è stata inviata nelle campagne per esortare i contadini ad arare i campi il prima possibile. «Tra la concimazione e l’aratura possono passare, per legge, fino a 48ore - continua il sindaco -. Ma abbiamo chiesto la massima collaborazione agli agricoltori per evitare che con il caldo di questi giorni il disagio diventi insopportabile».
E ai tavolini dei bar, mentre con una mano si beve un caffè e con l’altra si scacciano gli insetti, la mente corre ad alcuni anni fa. «Quando - dicono i più anziani - nugoli di mosche si liberarono dopo l’apertura, in un’azienda agricola, di alcuni silos in cui era andata a male della farina». La causa questa volta non è ancora stata accertata, ma nell’attesa che qualche temporale rinfreschi l’aria e allontani così gli insetti, a Borgosatollo non resta che armarsi...di pazienza.
Clara Piantoni
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato