Bassa

Bassano, capannone in fiamme: cosa prevede l'ordinanza

Il sindaco Gianpaolo Seniga ha emesso un provvedimento che limita l'uso delle acque dei pozzi privati dopo il rogo
Un momento dell'intervento dei Vigili del Fuoco nell'impianto di Bassano Bresciano - © www.giornaledibrescia.it
Un momento dell'intervento dei Vigili del Fuoco nell'impianto di Bassano Bresciano - © www.giornaledibrescia.it
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La nube nera che ha destato grande allarme in più comuni della Bassa - in primis Bassano Bresciano e Manerbio -, levatasi dal capannone della azienda di trattamenti galvanici andato a fuoco ieri pomeriggio, alla fine si è rivelata motivo di comprensibile preoccupazione, ma fortunatamente foriera di conseguenze non rilevanti per l'aria e la salute pubblica, come indicato dal personale di Arpa e Ats intervenuto.

Tuttavia, nella prima serata, sul luogo del rogo sono intervenuti anche i tecnici di A2A per mettere in sicurezza gli scarichi delle acque bianche al fine di evitare che possano riversarsi nelle rogge irrigue eventuali residui di spegnimento dell'incendio: sulle prime è stato notata, tuttavia, la presenza di pesci morti nelle seriole più prossime al capannone, da capire se direttamente correlata all'episodio o meno. Anche per questo sono state disposte ora analisi delle acque, comprese quelle di falda.

Il sindaco Gianpaolo Seniga ha comunque previsto in via precauzionale, su indicazione di Ats, l'adozione di un'ordinanza che vieta temporaneamente il prelievo dai pozzi privati della zona di acqua per uso domestico.

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