Bassa

Azienda la licenzia: il compagno calabrese tenta estorsione

I carabinieri di Chiari hanno arrestato tre persone che pretendevano 100mila euro
Carabinieri con la mascherina - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Carabinieri con la mascherina - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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I carabinieri di Chiari e del Nucleo investigativo provinciale, con il coordinamento della Direzione Distrettuale antimafia, hanno arrestato nelle scorse ore tre persone per il reato di tentata estorsione. Si tratta di un calabrese e altre due bresciani.    

Quando la donna che vive nella Bassa, dipendente di una azienda con sede nella vicina provincia di Bergamo, è stata licenziata, insieme al compagno, calabrese con una serie di precedenti, ha chiesto appoggio ad un amico, mediatore finanziario, che ha messo in atto il tentativo di estorisione pretendendo dai titolari dell'azienda un indennizzo di 100mila euro, rafforzando le pretese riferendo di stretti contatti con famiglie malavitose del compagno della donna licenziata.

I due imprenditori non hanno consegnato denaro ma si sono rivolti ai carabinieri.     

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