Alfianello, presa a martellate la tomba di famiglia del sindaco

La tomba di famiglia del sindaco di Alfianello Matteo Zani è stata profanata: vandali l’hanno presa a martellate. Dietro a questo scempio si pensa ci possa essere la stessa mano che un paio di mesi fa mise a segno atti vandalici contro gli autovelox appena installati dalla Giunta, oltre a imbrattare con scritte la casa di una dipendente comunale.
Una vera e propria escalation di atti vandalici che, mercoledì notte, ha, appunto, avuto il suo apice con il danneggiamento del loculo che contiene le spoglie del padre e del nonno del primo cittadino di Alfianello, Matteo Zani. Ad accorgersi del gesto ignobile è stato proprio il sindaco che ieri mattina si è recato al camposanto per pregare di fronte alla tomba del papà nel primo anniversario dalla morte. I malviventi hanno preso di mira la tomba della famiglia Zani molto probabilmente nella notte tra mercoledì e giovedì. Il sindaco ha preferito non commentare l’accaduto, fa sapere solamente che confida nella giustizia; dopo aver scoperto il fatto, è andato dai carabinieri della stazione di Pontevico che hanno già avviato le indagini.
Facile immaginare lo stato d’animo del primo cittadino quando si è trovato di fronte alla tomba danneggiata dai vandali. Utilizzando verosimilmente un martello hanno staccato le foto dei due defunti e poi hanno pesantemente danneggiato la lapide. «Un gesto ignobile, insensato e impensabile, mai avremmo creduto che si potesse arrivare a questo punto», questo il sentimento più diffuso tra i tanti che ad Alfianello hanno commentato l’accaduto. E di «atto vile e spregevole» ha parlato anche l’opposizione che, dopo aver condannato il gesto, ha espresso vicinanza alla famiglia del primo cittadino. «Siamo veramente dispiaciuti - questo l’intervento del consigliere Giampiero Zani, a nome della Lista civica popolare per Alfianello -, un gesto brutto e indegno. Speriamo solamente che le Forze dell’ordine trovino il colpevole e che questo venga assicurato alla giustizia». Ora toccherà ai carabinieri della Compagnia di Verolanuova e ai colleghi della stazione di Pontevico fare chiarezza sull’accaduto.
Come detto, non è da escludere che la distruzione della lapide sia in qualche modo correlata alla serie di atti vandalici messi a segno nei mesi scorsi: nel mirino dei malviventi finirono quasi tutti gli speed check del paese; un’automobile e anche la casa di una dipendente comunale vennero imbrattati con le bombolette. «Da alcuni mesi ad Alfianello - racconta un residente - avvengono troppi atti vandalici. Con lo scempio perpetrato alla tomba di famiglia del sindaco abbiamo però raggiunto l’apice. Io ho visto la lastra di marmo distrutta con i miei stessi occhi. Quando ho visto quello che era successo mi è venuta la pelle d’oca: fatti come questi non devono accadere e vanno ora puniti».
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