Bassa

A Verolanuova è «vietato chiedere l’elemosina»

Nel paese della Bassa bresciana sono previste sanzioni (100 euro) contro l’accattonaggio.
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A Verolanuova il Comune, la Polizia locale e i Carabinieri sono al lavoro per arginare il fenomeno dell’accattonaggio. I controlli sono aumentati e, in virtù di un’ordinanza del sindaco Carlotta Bragadina, chi viene sorpreso a richiedere denaro nel paese bassaiolo rischia una sanzione amministrativa (100 euro), oltre al sequestro degli spiccioli. A sei mesi dal provvedimento, che non è stato applicato a nessuno, il fenomeno si è ridotto.

La situazione viene costantemente monitorata: «La presenza dei mendicanti - affermano i rappresentanti delle forze dell’ordine - varia a seconda delle giornate. La concentrazione massima viene rilevata il giovedì, quando c’è il mercato settimanale». I luoghi scelti per chiedere l’elemosina erano gli incroci stradali, i cimiteri, le strutture sanitarie, i luoghi di culto cittadino, la piazza del paese e gli ingressi di esercizi commerciali.

L’ordinanza era stata pubblicata dal primo cittadino in ragione «dell’aumento del fenomeno dell’accattonaggio nel territorio comunale - leggiamo nel documento -, spesso praticato in modo ripugnate o vessatorio, simulando deformità o malattie o adoperando mezzi fraudolenti per suscitate pietà».

L’ordinanza, spiega il sindaco del paese bassaiolo, «non intende infierire su chi ha davvero bisogno di aiuto, ma punta a fornire agli enti coinvolti un mezzo di controllo in più per mantenere l’ordine sociale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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