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A Quinzano, «Canis in Fabula»: sentieri nel verde per gli amici a quattro zampe

L'obiettivo è di realizzare un'area cani da 1.000 metri quadrati nel parco Dna-Contratti con tre percorsi dedicati
Una delle principali aree verdi di Quinzano: anche da qui passeranno i percorsi - © www.giornaledibrescia.it
Una delle principali aree verdi di Quinzano: anche da qui passeranno i percorsi - © www.giornaledibrescia.it
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«Canis in Fabula»: il progetto ideato dall’Amministrazione comunale è ai blocchi di partenza. I lavori preparatori sono iniziati e prevedono nel corso del 2024 la realizzazione di un’area cani da 1.000 metri quadrati nel parco Dna-Contratti di Quinzano. Si tratta di ben tre percorsi verdi nei quali ci si potrà addentrare con il proprio amico a quattro zampe, ciascuno con una lunghezza tra i 9 ed i 12 chilometri. I paesaggi saranno variegati, tra ponti, parchi fluviali, atmosfere agresti, castelli e installazioni artistiche, incluse opere giganti, tra cui quella dell’artista di fama nazionale Martalar, che già svetta nel parco quinzanese.

«Tra i progetti e gli interventi di valorizzazione territoriale che, ormai da diversi mesi, hanno mosso i primi passi - spiega il sindaco di Quinzano Lorenzo Olivari -, abbiamo ideato anche percorsi ad hoc per i cani. La nostra campagna fluviale offre enormi spazi verdi e una rete infinita di stradine campestri che si specchiano in fiumi e laghetti, custodendo castelli e bellezze sia del passato che del presente, senza negare a nessuno il piacere di una ristorazione a chilometro zero. Un paradiso per i cani e per i loro proprietari da godersi in salute e in compagnia, nel weekend e nel tempo libero. Tutto questo significa attrarre turismo di prossimità su larga scala, favorendo così lo sviluppo del territorio a tutto tondo, da Quinzano fino alle frazioni gabianesi di Padernello e Acqualunga».

Con gli animali

Il «Canis in Fabula» (progetto per il quale saranno investiti oltre 30mila euro), si rivolge a tutto il mondo imprenditoriale pet-friendly, inclusi ristoranti, bar, negozi e strutture ricettive, favorendo così anche la cultura inclusiva degli animali d’affezione. Il coinvolgimento diretto nel progetto riguarderà coloro che, con i cani, ci lavorano, come addestratori, allevatori, toelettatori, wash-dog, produttori e rivenditori di mangimi e articoli per cani, ma anche veterinari.

È a queste categorie che si rivolge la manifestazione d’interesse online sul sito del Comune: a fronte di cofinanziamenti privati divisi in quattro tagli, si offre grande visibilità alle attività aderenti, con pubblicità fissa sul posto e in occasione di eventi dedicati, oltre che su portali nazionali, campagne social e Qr-code diffusi ovunque. «Di norma - conclude Olivari - quando il pubblico investe in progetti e infrastrutture, i nostri imprenditori rispondono con lodevole dinamismo. Si dà loro l’opportunità di un vantaggioso coinvolgimento diretto, che non mancheranno di comprendere e cogliere visitando il sito istituzionale dell’ente».

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