Ambiente

Dalla Marmolada un nuovo modello per il futuro della montagna

Sul ghiacciaio in estinzione l’iniziativa «Climbing for climate» di Università di Brescia e Cai per chiedere di cambiare strategie di sviluppo
Loading video...
Dalla Marmolada un nuovo modello per la montagna
AA

Adattare le nuove strategie di sviluppo ai cambiamenti climatici, sostenendo una proposta di turismo alternativo e una fruizione sostenibile della montagna. Non più solo analisi e ricerca scientifica, quindi, ma proposte concrete alle istituzioni regionali e nazionali per un’inversione di tendenza rispetto ad un modello tradizionale di sfruttamento di aree sempre più fragili e a rischio estinzione.

L’iniziativa

La sesta edizione di «Climbing for climate», che si è svolta quest’anno sul ghiaccio della Marmolada, chiede una svolta decisa alle istituzioni in un appello rivolto alla classe politica e agli operatori economici.

Nata dall’intuizione dell’allora rettore dell’Università degli studi di Brescia, Maurizio Tira, e da Carmine Trecroci, professore di Economia politica alla Statale e già presidente di Legambiente Brescia, la «scalata per il clima», oggi, è una realtà consolidata nel panorama nazionale e internazionale. Dal 2019, quando UniBs e Cai di Brescia, organizzarono la prima spedizione in Adamello con studenti e ricercatori, l’evento ha calamitato intorno a sé istituzioni e associazioni impegnate nel contrasto ai cambiamenti climatici.

Subito sposato dalla Rus, la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, ente che raggruppa 86 atenei italiani, «Climbing for climate», è stata affiancata dal Comitato glaciologico italiano, dalla Carovana dei ghiacciai di Legambiente e dal Club alpino italiano, oltre a tutte le realtà locali che di volta in volta, ghiacciaio dopo ghiacciaio, hanno affiancato la manifestazione. Dopo la prima edizione in Adamello, c’è stato il Gran Sasso, il Monte Bianco e, lo scorso fine settimana, la Marmolada.

Loading video...
Marmolada, Unibs sul ghiacciaio morente

L’obiettivo

«La vita sociale ed economica delle comunità a valle, la biodiversità degli ecosistemi, dipendono per buona parte dai ghiacciai, che garantiscono il deflusso minimo vitale dei fiumi e quindi, agricoltura e allevamento. Qui non facciamo estetica della montagna - ha detto in conferenza stampa Carmine Trecroci -, serve un’accelerazione nell’attuazione prioritaria e rapida di interventi concreti finalizzati alla salvaguardia di una risorsa idrica fondamentale per tutti».

Da qui sono state messe nero su bianco sei proposte per il Governo italiano «in significativo ritardo nella riduzione concordata con l’Ue delle emissioni climalteranti» (leggi articolo a fianco). Domenica è stato presentato anche il «Manifesto per un’altra Marmolada», documento rivolto ad una delle cime icona delle Dolomiti, che diventa monito severo per una fruizione sostenibile di tutti i ghiacciai italiani ed europei.

La Marmolada - © www.giornaledibrescia.it
La Marmolada - © www.giornaledibrescia.it

La Marmolada è un ghiacciaio ormai al culmine della sua esistenza, la cui vita residua è stata stimata dall’Università di Padova tra i 13 e i 22 anni. Per la montagna-simbolo delle Dolomiti, a pochi anni dalla sua estinzione, non si è ancora fatto nulla per immaginare il futuro tanto del suo ecosistema, quanto delle comunità locali che su quel ghiaccio da decenni hanno fondato la propria economia.

Che cosa succederà alla tanto decantata Canazei, ai passi dolomitici Pordoi, Campolongo e Falzarego, al confine tra le province di Belluno, Trento e Bolzano? Nessuno lo sa. Nessuno, finora si è posto il problema. E proprio perché il manifesto diventi emblema per immaginare «un’altra montagna», Vanda Bonario, presidente della sezione italiana del Cipra, il Comitato internazionale per la protezione delle Alpi, la prossima settimana, porterà questo documento all’assemblea del Cipra che si terrà a Nova Goriza, in Slovenia.

«I cambiamenti climatici - ha spiegato - ci impongono di cambiare modello di turismo, tenendo assieme lo sviluppo economico delle popolazioni con la tutela ambientale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Tecnologia & Ambiente

Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.