Anche Brescia nel «patto dei sindaci per una Pianura Padana che respiri»

La Redazione Web
Per la Giornata della Terra la sindaca Castelletti e l’assessora all’Ambiente Bianchi hanno partecipato all’incontro sul tema. L’accordo chiama in causa, oltre alle amministrazioni locali, anche Regioni, Governo e Unione Europea
Anche Brescia firma il patto dei sindaci
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In occasione della Giornata della Terra, la sindaca Laura Castelletti e l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi hanno partecipato questa mattina all’incontro «Le città cambiano aria. Il patto dei sindaci per una Pianura Padana che respiri» in programma al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano. Promosso dalle Amministrazioni comunali di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso, l'appuntamento si propone di avviare una riflessione multidisciplinare sul tema dell'inquinamento atmosferico e di allargare la rete delle città del territorio impegnate, con misure concrete ed efficaci, a favore dell'ambiente.

Il Patto dei sindaci 

Anche Brescia, con la firma della sindaca Castelletti, ha ufficialmente sottoscritto il Patto dei sindaci per una Pianura Padana che respiri. Il documento parte dal presupposto che «Respirare un’aria pulita è un diritto fondamentale di tutte e tutti noi, come Sindaci e Sindache, amministratori e amministratrici locali, siamo chiamati a fare la nostra parte a partire dai nostri territori, impegnandoci nel promuovere misure sempre più attente all’ambiente. Siamo consapevoli, però, che quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale, come se un confine tracciato dall’uomo potesse fermare l’aria, ma dobbiamo necessariamente considerare l’intera Pianura Padana. La qualità dell’aria nella Pianura Padana – prosegue il patto - è fortemente influenzata dalla sua conformazione geografica, essendo situata in un avvallamento dove smog e polveri tendono ad accumularsi. Parliamo, inoltre, di un’area in cui vi è una massiccia presenza di attività antropiche: vi risiedono oltre 20 milioni di abitanti e vi è generato più del 50% del Pil nazionale».

Gli impegni 

Il documento, a cui il Comune di Brescia ha aderito, propone anche impegni concreti: «È indubbio e registrato che i livelli di polveri sottili dal 2002 ad oggi siano quasi dimezzati, ma questo non basta. Come sindaci e sindache, amministratori e amministratrici locali, dei Comuni della Pianura Padana vogliamo dire che ci siamo e vogliamo ribadire il nostro concreto impegno a promuovere, in tutte le nostre amministrazioni, misure virtuose per l’ambiente: ci impegniamo a sostituire tutte le caldaie comunali a gasolio, a continuare a piantumare nuovi alberi, a promuovere misure volte a decongestionare i Comuni dal traffico veicolare, ad investire sul trasporto pubblico e ad incentivare l’uso di mezzi di spostamento più sostenibili. Siamo consapevoli, altresì, che le nostre forze, ma soprattutto le nostre risorse, non bastano e per questo chiediamo, con un’unica e forte voce, all’Italia e all’Europa di essere al nostro fianco in prima linea». Il Patto chiama in causa non soltanto le amministrazioni locali, ma anche tutte quelle che, ad ogni livello, possono influire positivamente sulla riuscita di questo importante obiettivo, a partire da Regioni, Governo e Unione Europea.

I fattori che influenzano la qualità dell’aria

«Volentieri ho risposto all’invito del sindaco Sala a partecipare a questa iniziativa per sottoscrivere il Patto con tanti altri Comuni del Nord Italia, interessati a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per migliorare l’aria che respiriamo», ha commentato la sindaca Laura Castelletti. «È un tema che abbiamo ben presente e sul quale non intendiamo rallentare, anche se i fattori che influenzano la qualità dell’aria vanno ben oltre il raggio d’azione di un singolo comune. Per questo il Patto a cui oggi abbiamo aderito è particolarmente importante: gli amministratori uniti possono essere il motore del cambiamento insieme con tutte le istituzioni nazionali e sovranazionali. Allo stesso tempo proseguiremo il nostro lavoro con la giunta dei sindaci, che ha proprio questo aspetto tra le sue priorità, anche alla luce del Piano Aria e Clima attualmente in preparazione».

«Ben venga tutto quanto può concretamente contribuire al miglioramento della situazione che ben conosciamo» ha aggiunto l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi, «ma tengo a sottolineare che Brescia sta già facendo da tempo la sua parte, insieme con gli altri assessori delle città capoluogo della A4 con i quali è in corso un lavoro di questo genere. Siamo partiti con il progetto pilota del tetto verde su un edificio di edilizia residenziale pubblica, stiamo ultimando proprio in questi giorni le nuove piantumazioni, è in corso la progettazione del tram che prevede di incentivare ancora di più la mobilità sostenibile, così come è in corso il grande progetto “Un Filo Naturale” all’interno del quale abbiamo attivato molteplici interventi per giungere a una maggiore sostenibilità ambientale. Brescia non è e non è mai stata ferma su questo tema, ma oggi viviamo come un traguardo questa firma al Patto dei sindaci per un futuro di collaborazione a beneficio di tutti», ha concluso.

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