Se un frutto diventa arte mangiatelo

Con il marchio appuntato sul rever della giacca, Justin Sun si è preso la soddisfazione di sbocconcellare l’iconica banana, diventando parte integrante della performance di Maurizio Cattelan. «Comedian» dovrebbe essere un’opera d’arte concettuale, ma il condizionale è d’obbligo visto il genere deperibile della composizione che l’imprenditore cinese si è aggiudicato all'asta di Sotheby's.

Con il passare dei giorni abbiamo capito tutti che non si è trattato dello sfizio di un eccentrico riccone, bensì il risultato finale di un professionista che ha fiutato un affare. Sei milioni e rotti di dollari sono pochi da investire in un’idea che contiene la potenzialità di diventare popolare quanto il brand della mela morsicata di Apple o della Coca Cola. La cifra appare enorme solo ai miliardi di persone che conoscono poco i meccanismi del marketing, pur essendo i destinatari dei prodotti da vendere.

La banana è risultata «molto più gustosa delle altre» poiché la pubblicità indiretta ha trasformato un comune frutto esotico dal valore di pochi centesimi in un marchio immediatamente riconoscibile.

Fissato sul muro da un semplice scotch, l’umile frutto del banano ha suscitato svariate reazioni, riversate in rete attraverso una valanga di commenti, alcuni pesantemente sarcastici altri divertenti e sottilmente arguti. Non sono mancati neppure i sospettosi che, sentendosi presi in giro hanno biasimato in egual misura l’artista e il compratore.

Forse Justin Sun non è neppure un genio ma, dopo avere fondato una piattaforma per lo scambio di cripto valute, ha sicuramente imparato a vedere oltre una scultura comica e deperibile. Avrà senz'altro pensato che se ci sono delle persone disposte ad acquistare opere d’arte Nft (non fungibile token) la cui proprietà è solo virtuale, anche una banana con un angolo di 37 gradi appiccicata al muro poteva diventare un ottimo investimento. Il merito è stato nel vedere la sfida alle convenzioni elaborata dall’artista, noto per le sue installazioni irriverenti e più volte contestate per la cruda rappresentazione.

Nessuno conosceva questo giovane collezionista prima che comprasse il concetto contenuto nella banana sostituibile, la cui immagine, al momento, sembra aprirgli le porte del mercato mondiale. Adesso anche un salame fissato al muro con del nastro isolante diventa un rimando inconfondibile a Comedian.

Sulla vicenda Vittorio Sgarbi ha detto che «l’opera d’arte non è più un bene rifugio ma un bene di fuga». Diciamocelo, davanti a certe creazioni viene proprio la voglia di darsela a gambe levate.