Nel 2014 Paolo VI viene proclamato beato: cinquemila bresciani a Roma

Il 20 ottobre 2014 la prima pagina del GdB riporta una grande foto di piazza S. Pietro e della facciata della Basilica mentre uno dei fedeli che affollano l’immensa distesa esibisce una foto di papa Montini su cui è sovrimpressa la scritta «Paolo VI beato».
La giornata
Quasi un’icona della giornata precedente, quella in cui Bergoglio ha elevato all’onore degli altari il pontefice bresciano, proprio mentre in Vaticano si chiude l’assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, organismo che Montini stesso aveva creato nel 1965. «Paolo VI, la santità nella modernità» è il titolo scelto dal quotidiano per inquadrare il significato profondo di quella giornata, cui terrà dietro quattro anni più tardi la definitiva canonizzazione, il 14 ottobre 2018.
I bresciani in piazza San Pietro
Momento fondamentale, che spinge – ricorda il GdB – cinquemila pellegrini bresciani nel cuore di quella piazza San Pietro che, come nel 1978 aveva accolto le esequie solenni del santo bresciano (le prime della storia in tale cornice), ora è chiamata a riconoscere la lungimiranza della visione nella fede di un gigante del ’900. Una rappresentanza numerosa che è eco ideale di quella folla smisurata che solo 5 anni prima aveva accolto Benedetto XVI a Brescia: 80mila i fedeli in quel caso, registrava il GdB il giorno dopo l’8 novembre 2009. Giorno in cui l’inaugurazione del Centro studi dell’Istituto Paolo VI di Concesio e la riflessione di Papa Ratzinger sulla lezione di Montini lasciavano intendere come maturi i tempi perché la Chiesa tutta riconoscesse l’esemplarità di Paolo VI.
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