Ottant’anni di storia bresciana in mostra, raccontata con gli occhi del GdB
È un lungo viaggio, dalla Brescia dell’immediato dopoguerra, con le ferite dei bombardamenti ancora sanguinanti, alla Brescia proiettata nel futuro. Ottant’anni di vita, storia e progresso; ottant’anni di volti, di persone semplici e di protagonisti della scena politica, culturale e sportiva; ottant’anni raccontati dalle colonne del Giornale di Brescia, che quest’anno celebra il suo – appunto – 80esimo compleanno.
Una festa iniziata in primavera, il 27 aprile, anniversario della prima uscita del quotidiano all’indomani della fine della guerra. Quel giorno abbiamo aperto la nostra sede, la nostra casa, ai nostri lettori: oggi invece abbiamo inaugurato la mostra «Il Giornale di Brescia nella storia. 1945-2025. Sguardi su Brescia e sull'Italia», che ripercorre gli 80 anni non solo del giornale, ma anche della comunità dei suoi lettori.
Fare memoria
Il percorso espositivo, curato dallo storico Roberto Chiarini e della professoressa Elena Pala, «non vuole essere meramente autocelebrativo», ma vuole dare «il senso del fare memoria della nostra storia, della storia dei bresciani» ha detto il presidente di Editoriale Bresciana, Pierpaolo Camadini.
«Questa mostra è l'antitesi di ciò che sta accadendo nel mondo: siamo travolti da un'informazione invasiva, il ruolo di testate autorevoli come il GdB diventa dunque fondamentale», ha sottolineato l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini.
A palazzo Negroboni, sede di Intesa Sanpaolo per il Sociale in piazza Paolo VI a Brescia, il vernissage ha anticipato l’apertura ufficiale della mostra.
«Brescia è un territorio sensibile al sistema sociale – ha detto durante la serata Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo –, dove è molto forte l'accoglienza e l'alleanza tra pubblico, privato e privato sociale. In questa chiave, abbiamo già avviato diversi progetti con realtà del territorio».
Compiere questo viaggio nel tempo sarebbe stato impossibile senza i tesori custodi nell’archivio del Giornale di Brescia, dove sono conservate tutte le copie cartacee del quotidiano e migliaia di foto. Un patrimonio straordinario dal quale Gabriele Colleoni, già vicedirettore del GdB, ha recuperato gli scatti più significativi, capaci di sintetizzare il profondo cambiamento di Brescia e della sua provincia attraverso il Novecento e i primi anni del Duemila. Un patrimonio che nelle intenzioni del presidente Camadini «sarà valorizzato affinché sia possibile una fruizione diffusa».
«In ottant’anni siamo cresciuti più che negli otto secoli precedenti» ha sintetizzato lo storico Roberto Chiarini. Un’evoluzione che ha trasformato il Bresciano da terra agricola a società industriale e di servizi, con un’esponenziale crescita demografica, urbanistica e – in senso più ampio – antropologica. «Il bresciano di oggi – ricorda Chiarini – è cosmopolita e più istruito rispetto a 80 anni fa: se oggi viviamo in una società del benessere, è bene ricordare qual è l’entità del cambiamento che ci ha portati fino a qui».
L’inserto in edicola

Un progresso misurabile e misurato coi numeri: insieme al Giornale di Brescia di questo mercoledì 1° ottobre sarà in edicola l'inserto speciale «La nostra storia. 1945-2025», che vuole offrire al lettore un estratto della mostra e la progressione del cambiamento attraverso i dati raccolti nei Censimenti dal 1951 in poi, raccolti e rielaborati da Elio Montanari. Quaranta pagine che raccontano la ricerca necessaria per costruire l’esposizione, supportata da Banca Intesa Sanpaolo e A2A, la storia del GdB e le iniziative solidali sostenute negli anni, i numerosi sponsor che ci hanno sostenuti, molti dei quali sono nati nel 1945, e l’evoluzione demografica, economica e sociale di questi ultimi 80 anni.
L’esposizione
«Abbiamo voluto raccontare il Giornale di Brescia, che è fatto dei suoi giornalisti, dei suoi tipografi e degli amministratori – conclude Elena Pala –. E al tempo stesso abbiamo voluto raccontare la comunità dei lettori. Queste due anime diventano un’unica voce, quella della solidarietà, che forse è proprio una delle cifre che maggiormente contraddistingue il Giornale di Brescia».
Il percorso espositivo si sviluppa in tre sezioni tematiche, ognuna delle quali è identificata da una parola chiave: «Leggere» per la comunità dei lettori, «Scrivere» per il giornale e i suoi giornalisti, e, al centro, «Aiutare».
La mostra sarà visitabile gratuitamente da domani, 1° ottobre, al 16 novembre, dalle 10 alle 18 dal martedì alla domenica. Questa sabato, in occasione della Notte della Cultura, la chiusura sarà posticipata alle 23.
Per chi lo desidera, è anche possibile prenotare visite guidate da questa pagina.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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