Accadde oggi: nel 1946 l’Amnistia Togliatti, pilastro della Repubblica

«Un provvedimento che non ha eguali negli altri Paesi europei». Stiamo parlando dell’amnistia che sancì la rinuncia della persecuzione penale e della pena «nei confronti dei vinti e delle loro terribili gesta fratricide». Un evento che insieme all’altro grande processo, quello della Costituente, rappresenta il pilastro della nostra Repubblica e della sua fondazione.
Scrive il giurista e storico Paolo Caroli sulla rivista Il Mulino: «L’amnistia Togliatti rappresenta il tratto cardinale della transizione dell’Italia alla democrazia, del “fare i conti” con il fascismo e con la guerra civile, sia nella prospettiva dell’elaborazione collettiva, sia in quella della costruzione del nascente ordinamento repubblicano».
Un passaggio che il Giornale di Brescia, nato poco più di un anno prima, riporta con evidenza, anche se in quei giorni a leggere le cronache si trova tutto il pathos, lo sforzo di decisione, le asperità del dibattito. Le difficoltà della cronaca, insomma, a comprendere quanto la Storia riesce poi a definire nitidamente.
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