Scienza

Q-Cumber per «stanare» le minacce ambientali

Sviluppato da Algebra srl, il portale mette in relazione internauti «ecosostenibili»
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Dici social forum e pensi subito a messaggi o foto da «postare», a scambi gossippari più o meno di ampio respiro. Una sorta di pettegolezzo nobile, dove minutaglie e grandi temi si mescolano senza freni. Q-Cumber- è diverso. Più complesso. E, potenzialmente, deflagrante. Pensiamoci bene, un social-forum dell'ambiente, dove mettere a confronto disagi, sofferenze territoriali, emergenze presunte o reali. E «stanare» i responsabili.

Quanto messo a punto da Algebra srl, guidata dall'ingegner Giuseppe Magro, è un sistema che riesce a far convivere curiosità, informazione e voglia di mettersi in rete (nel senso... web del termine). Già a partire dal nome, si nota come non ci sia voglia di seriosità dietro questa piattaforma web. Eppure, come spiegato proprio dall'ingegner Magro, l'obiettivo è di grande importanza: dare ai cittadini gli strumenti per «pesare di più» a livello di pianificazione territoriale.

Ma cosa succede digitando www-q-cumber.org? Sviluppato a partire dalla piattaforma Google Maps, Q-Cumber presenta una radiografia incredibilmente accurata del territorio, e non solo di quello bresciano. Una mappa sulla quale individuare i cosiddetti stressor, ovvero cave, discariche, impianti industriali o di trattamento rifiuti. Provate a pensarci: mettete il vostri indirizzo di casa e... bang, una serie di applicazioni (attualmente sono tre, ma diventeranno trenta) vi consentiranno di scoprire cosa si trova nel raggio di uno, dieci, cinquanta chilometri. Accanto a questi stressor, Q-Cumber focalizza «elementi di vulnerabilità del territorio, che possono essere sovrapposti proprio agli stressor, grazie ad una applicazione chiamata Georeport. In questo modo ci si può rendere conto di quelli che sono i potenziali impatti ambientali di un determinato impianto».

Attraverso l'iscrizione al portale, i cittadini possono inoltre vedere dove sono posizionate le centraline per il rilevamento dei dati climatici e ambientali, contribuendo - per le aree in cui i dati sono mancanti - alla crescita della piattaforma, secondo il modello di Wikipedia. Insomma, metti il tuo indirizzo, scegli cosa vuoi sapere (grazie alla colonna layers) e lo scenario è servito. Decine di linee collegano casa tua ad allevamenti, discariche, infrastrutture: una situazione che potrebbe diventare decisiva anche a livello di quotazioni immobiliari.

L'aspetto più importante, però, resta quello della condivisione. Percepire gli stessi fastidi, provare lo stesso tipo di apprensione. Trovare qualcosa di poco chiaro, documentarlo con foto e scoprire che, magari, un altro concittadino lo aveva notato. Parole che si intrecciano, si confrontano, a formare una coscienza sostenibile. Q-Cumber come Facebook e Twitter? Perché no, anche i paladini dell'ambiente amano la socialità.

Rosario Rampulla

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