I dipendenti delle Rondinelle: «Pasquetta a casa»

I lavoratori del centro commerciale di Roncadelle scrivono al sindaco. Il presidente della galleria: «Impensabile tenere chiuso».
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Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, dice un famoso proverbio. Ma per i lavoratori delle Rondinelle sarà vero fino a un certo punto, dato che il lunedì di Pasquetta lo passeranno al lavoro, causa l'apertura prevista proprio per il primo aprile. E non si tratta del classico «pesce» d'inizio mese.
Una situazione, come spiegano vari dipendenti, diventata molto pesante, in conseguenza dell'ormai famosa liberalizzazione dei giorni festivi (il cosiddetto decreto «SalvaItalia varato dal Governo Monti» che prevede l'apertura tutte le domeniche e ora, a quanto pare, anche durante le feste). Una vera rivolta, che è culminata con la consegna al sindaco Michele Orlando di una serie di firme (quasi trecento) che saranno presentate per salvaguardare quelli che i dipendenti ritengono siano tra i loro diritti fondamentali: poter essere ancora padroni della propria vita privata e poter passare qualche festa in famiglia.

Una situazione che i lavoratori dell'Auchan di Roncadelle condividono con i loro colleghi padovani e di Mestre: pure loro lavoreranno durante il Lunedì dell'Angelo.
Tornando a Roncadelle, sono vari i commenti dei lavoratori delle Rondinelle. «Si dovrebbe lavorare per vivere, ma a questo punto, si vive invece solo per lavorare», dice Claudio, giovane commesso. Qualcun altro racconta invece che ha difficoltà a vedere i figli, dato che lavorando nei fine settimana, le occasioni per stare insieme si assottigliano sempre più. E sono molte altre le persone scontente per questa situazione. D'altronde quasi trecento firme sono lì a confermarlo.

Ma questa petizione potrà servire davvero a cambiare la situazione? «Noi crediamo sia importante quanto meno segnalare il problema - ci ha spiegato una delegazione di lavoratori - anche perché molti di noi hanno famiglia, e si fa davvero fatica. Ci rendiamo conto del momento di crisi e difficoltà, ma questo non deve metterci nella situazione di essere «ricattabili».

Comprende le problematiche anche Giampietro Chiarini, presidente del Consorzio operatori, che però rimarca come non fosse possibile agire diversamente: «Siamo vicini e condividiamo i problemi dei lavoratori - ha dichiarato - ma di fronte alla legge sulle liberalizzazioni che consente questo tipo di apertura, e soprattutto di fronte alla concorrenza che ha tutta l'intenzione di lavorare anche a Pasquetta, non era pensabile che il maggior centro commerciale della zona rimanesse chiuso e privasse i suoi clienti di un servizio».
Dalla parte dei lavoratori il sindaco di Roncadelle Michele Orlando: «Pasquetta si dovrebbe passare con la famiglia o in gita. Siamo disposti a sentire le ragioni dei dipendenti, ma per ora purtroppo abbiamo le mani legate, la situazione non dipende da noi».
Corrado Consolandi

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