Economia

Caffaro licenzia tre lavoratori, sciopero a oltranza

Improvvisamente, ma con effetto immediato, la Caffaro ieri ha licenziato tre lavoratori, due dei quali sono delegati sindacali
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Improvvisamente, ma con effetto immediato, la Caffaro ieri ha licenziato tre lavoratori, due dei quali sono delegati sindacali (di Cgil e Uil). E la reazione dei sindacati, unitariamente, non si è fatta attendere: sciopero ad oltranza dal turno delle 6 di questa mattina e per le prossime intere giornate di lavoro.

Un atteggiamento aziendale definito «provocatorio» dalle segreterie di Filctem, Femca e Uiltec, «che incrina le relazioni sindacali», nell’ambito di una trattativa avviata nei mesi scorsi e che dopo l’estate avrebbe potuto portare ad un accordo. La Caffaro al momento occupa 55 dipendenti e la società, nel piano industriale, che pareva esser stato poi congelato, aveva dichiarato 14 esuberi.

Con la decisione di ieri - giustificata con la ristrutturazione del reparto cui appartengono i tre dipendenti - tutto torna in discussione. Il tema sarà oggetto, probabilmente, dell’incontro con il sindaco Del Bono che era stato fissato in precedenza sul progetto di realizzazione di un parco proprio là dove oggi c’è l’azienda. I lavoratori si riuniranno in assemblea alle 19 di oggi, fuori dai cancelli di via Nullo 8.

 

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