Valcamonica

Valcamonica, un maxi investimento per agricoltura e turismo

Piano da 4,5 milioni per ben 34 interventi Sarà recuperato anche un vecchio mulino
Interventi. Riguarderanno anche i pascoli camuni
Interventi. Riguarderanno anche i pascoli camuni
AA

Un progetto per lo sviluppo della bassa Valcamonica che guarda molto all’agricoltura ma anche al turismo, alle infrastrutture e alla cultura. Un piano da oltre quattro milioni e mezzo d’investimento nel quale operano sia soggetti privati, tra cui aziende agricole della Valle, sia pubblici, come Comuni e Comunità montana. Dopo aver perso i fondi Gal, con una vicenda giudiziaria e politica che poco ha di nobile, la Valcamonica, in ritrovata armonia con la Regione, avvia un Progetto integrato d’area (un Pia) che pochi giorni fa ha ricevuto quasi 2,8 milioni di finanziamento dal Pirellone, a valere sul Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020.

Cissva capofila. Nel maxi piano, di cui è capofila la Cissva, sono compresi 34 interventi, undici dei quali sono promossi da aziende agricole per un investimento ammesso di 2,4 milioni e un contributo di 1,12 per la realizzazione di due nuove stalle con annesso caseificio, l’adeguamento di otto imprese a indirizzo zootecnico-lattiero, una cantina e un’azienda che produce miele. Anche la stessa Cissva procederà all’ammodernamento del caseificio e ci sarà spazio per la formazione alle aziende con il Cfp Fondazione Scuola cattolica, nonché per altre sei attività di tre consorzi forestali per l’adeguamento della viabilità agro silvo pastorale. Infine cinque interventi saranno appannaggio dei Comuni per l’adeguamento della viabilità e il recupero di fabbricati rurali storici (come un mulino), più uno della Comunità montana per azioni dimostrative e di informazione nei siti Natura 2000 dei pascoli alpini.

Il tavolo. Il Pia per lo sviluppo della bassa Valle è stato presentato ieri in municipio a Bienno a margine del tavolo per l’agricoltura di montagna istituito dall’assessore regionale Fabio Rolfi per ragionare, insieme a chi opera nei territori, sulle reali necessità del settore. «È un finanziamento significativo per la Valcamonica - ha dichiarato -: lo leggo come la parola fine alle polemiche e ai problemi del passato. Il tavolo si incontrerà presto per affrontare il tema delle malghe, per arrivare a un documento condiviso per la loro assegnazione e valorizzazione, ma anche per iniziare a costruire il Psr post 2020 dando centralità alla montagna».

Risorse. Un momento dell’incontro tenutosi a Bienno
Risorse. Un momento dell’incontro tenutosi a Bienno

«Vorremmo poi stringere con la Comunità montana - ha aggiunto Rolfi - un protocollo triennale per concordare progettualità in campo agricolo montano e stanziare fondi sulla base del fabbisogno certo di chi opera in queste aree». Al tavolo, ieri, sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura della Comunità montana Carlo Sacristani, i presidenti del Gal Walter Sala e di Cissva Giancarlo Panteghini, il consigliere regionale Francesco Ghiroldi e il vicesindaco di Bienno Ottavio Bettoni, alla presenza delle associazioni di categoria e di alcuni tecnici del settore. Ora che il finanziamento è stato ottenuto, i beneficiari sia pubblici sia privati dovranno presentare, entro la fine di ottobre, le singole domande e, terminata l'istruttoria definitiva delle domande, si presume ad aprile 2019, il Piano integrato d'area sarà avviato nel concreto; tutti gli interventi dovranno obbligatoriamente essere conclusi entro il 2021.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia