Valcamonica

Strada da sistemare, estate di disagi per residenti e turisti

Finalmente al via i lavori per mettere in sicurezza la sp84 a Cevo; i bus non potranno però arrivare alla pineta
La strada di Cevo interessata dai lavori - © www.giornaledibrescia.it
La strada di Cevo interessata dai lavori - © www.giornaledibrescia.it
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Per la località Valzelli e la sottostante sp84 a Cevo, dopo gli anni dei dissesti, chiusure, problemi e ricorsi, si è finalmente passati ai fatti. Dal 29 maggio la carreggiata che porta in alta Valsaviore è sbarrata per consentire i lavori di messa in sicurezza del versante a monte, che più volte in passato ha scaricato materiale, e la costruzione della galleria artificiale paramassi, che finalmente metterà al riparo auto e passanti.

Circa 4 i milioni che l’Amministrazione di Cevo ha messo a disposizione tramite i fondi ex Odi, per un intervento atteso da molto tempo. Risale infatti al 2009 l’ultima chiusura della provinciale a causa di uno smottamento, che aveva riversato in strada massi enormi e altro materiale, ma anche nel 2004 si era assistito a un altro dissesto. La zona aveva dato problemi da subito, sin dalla costruzione all’inizio degli anni Sessanta, con i primi smottamenti.

Per consentire lo svolgimento dei lavori la Provincia ha emesso un’ordinanza di chiusura della strada in entrambi i sensi di marcia dal bivio per la località Loa sino all’ingresso del centro abitato di Cevo sino al 2 agosto, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18. Nel mese di agosto, con il maggiore flusso turistico, il sindaco Silvio Citroni ha chiesto di interrompere il cantiere e liberare la strada, per favorire l’arrivo dei villeggianti. Da fine agosto, poi, si riprenderà con la chiusura totale, almeno sino alla primavera prossima.

Oltre ai disagi per i residenti, che possono comunque utilizzare la provinciale 4, seppur allungando di qualche chilometro il tragitto e con un fondo un po’ più difficoltoso, i problemi maggiori sono proprio per il turismo. Perché i pullman, per circa un anno, non potranno arrivare in paese (la provinciale 4 è troppo stretta per il transito di grossi mezzi): vuol dire che tutte le comitive dovranno dire addio alle gite in Pineta e in alta Valsaviore. «È lo scotto che dobbiamo pagare per avere una strada in sicurezza - dice Citroni -; avevamo già delle prenotazioni per i grest e per i campi estivi, ma abbiamo dovuto disdire tutto».

 

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