Valcamonica

Si incatenano davanti alla Nk contro la disoccupazione

Due donne hanno passato la notte all'aperto per chiedere attenzione e lavoro per la Valcamonica
CETO, PROTESTA PER IL LAVORO
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«Ci siamo incatenate perchè in Valcamonica la situazione è grave». E’ la voce di una delle due lavoratrici della NK di Ceto, chiusa da due anni, che da alcune ore si sono incatenate ai cancelli della loro ex fabbrica e hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la situazione in cui si trovano da ormai due anni. Prive di un lavoro, insieme ad altri 60 ex dipendenti, ma soprattutto, prive di nuove prospettive occupazionali.

«In Valcamonica la percentuale di disoccupazione è alta. Non possiamo dimenticare queste persone. Il segnale deve essere forte»

A due anni di distanza dalla chiusura dei cancelli della fabbrica tessile, quel che resta agli operai sono per ora solo gli ammortizzatori sociali, destinati però ad esaurirsi nei prossimi mesi però. E in un tratto di valle in cui negli anni della crisi sono andati persi circa 10mila posti di lavoro solo nel tessile, chi ha perso un’occupazione ha poche speranze di ritrovarla. Da qui il grido d’aiuto lanciato dalle operaie con la loro protesta, che si spera possa riaccendere i riflettori sulla fabbrica di Ceto.

 

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