Valcamonica

Si cercano tesori sotto il castello di Breno

Dopo la scoperta degli scheletri, archeologi e operai al lavoro in piazza Mercato
Lo scheletro ritrovato nel castello di Breno © www.giornaledibrescia.it
Lo scheletro ritrovato nel castello di Breno © www.giornaledibrescia.it
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Si scava per realizzare la nuova piazza Mercato, con parcheggio sotterraneo. E si scava per indagare se, nello slargo sotto il castello, esistono testimonianze archeologiche significative.

Lavori in corso. A operare sono, rispettivamente, gli operai e gli archeologi. I primi procedono un po’ a rilento, per rispettare il lavoro dei secondi. Tutto previsto: il sito era già stato individuato nel corso delle indagini preliminari effettuate in primavera e l’Amministrazione ha incaricato la sovrintendenza di affiancarsi ai lavori, proprio per evitare stop improvvisi. Così è stato, anche dopo il ritrovamento, giovedì, di un secondo scheletro a una decina di metri di distanza dal primo, rinvenuto un mese fa. I resti umani, che risalirebbero all’epoca medievale, sono stati rimossi venerdì e portati via per le analisi di rito.

Come nel primo caso, non si tratta di reperti di grosso valore: gli archeologi hanno confermato che «la natura di quanto ritrovato non comprometterà la realizzazione del parcheggio, ma anzi consentirà di arricchire il quadro di conoscenza della storia di Breno e della Valcamonica».

I tempi. Il cantiere prosegue, anche se con tempi dilatati per permettere le indagini: nel giro di qualche giorno sarà gettato il primo tratto di muro del parcheggio. A confermarlo è il vicesindaco Alessandro Panteghini: «I lavori vanno avanti, con le difficoltà ma nei tempi previsti: quanto rinvenuto finora non è nulla d’importante».

I ritrovamenti. Gli scavi hanno fatto emergere alcuni frammenti della storia antica di Breno. Lungo il limite sud ovest della piazza sono state rinvenute tracce di un edificio in pietra del basso medioevo, epoca cui risale anche, con probabilità, lo scheletro, sepolto in nuda terra, senza corredo e isolato. Negli strati più profondi sono invece sopravvissuti resti di un insediamento del secondo millennio avanti Cristo, testimoniato dal ritrovamento di frammenti ceramici dell'età del Bronzo.

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