Valcamonica

Sci, tra un mese all'asta gli impianti e due hotel

Sul mercato finiranno gli impianti di risalita del comprensorio e quelli che provvedono all’innevamento. Poi sarà la volta dei due hotel
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Il primo traguardo è stato raggiunto: ora si corre per poter vincere un’altra sfida. La corsa contro il tempo per salvare il comprensorio di Montecampione arriva alla seconda tappa: dopo la riuscita ricapitalizzazione di Montecampione Ski Area, grazie all’intervento di due imprenditori, ora gli occhi di tutti sono puntati al prossimo 10 e 11 novembre, quando scadrà il termine per presentare al curatore fallimentare le offerte di acquisto del patrimonio di Alpiaz.

La sequenza di fumate grigie delle aste precedenti ha avuto, come unico beneficio, la riduzione del prezzo dei beni in vendita. 
La prima scadenza è fissata per il 10 novembre, quando sul mercato finiranno gli impianti di risalita del comprensorio e quelli che provvedono all’innevamento, automezzi, locale biglietteria e attrezzature varie: la base d’asta, in questo caso, ammonta a 750mila euro.

Il giorno seguente, invece, toccherà ai due hotel, che sono eredità del fallimento di Alpiaz: per acquistare la struttura ricettiva a quota 1.200 di 10mila metri quadrati su sei piani con 140 camere, cucine, sale da pranzo, discoteca, piscina e zona relax (tutto in disfacimento) basteranno 632mila euro. 
L’hotel a «Le Baite», invece, è quotato 702mila euro. Sui papabili acquirenti dei beni, al momento, nessuno si sbilancia. E non è detto che se ne trovino.

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