Valcamonica

Sacerdoti intossicati a Siena: don Oscar Ziliani ritorna a casa

Il sacerdote è stato dimesso dall’ospedale: farà la convalescenza a Sale Marasino
Un primo piano di don Oscar Ziliani - © www.giornaledibrescia.it
Un primo piano di don Oscar Ziliani - © www.giornaledibrescia.it
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La notizia che tutti aspettavano, in Valcamonica ma anche sul Sebino e nell’intera diocesi di Brescia, è arrivata nel primo pomeriggio di ieri: don Oscar Ziliani sta «decisamente meglio» e ieri è stato dimesso dall’ospedale di Grosseto, dove il sacerdote era ricoverato dall’1 gennaio scorso.

Don Oscar, 56 anni, intossicato dal monossido di carbonio mentre stava trascorrendo qualche giorno di riposo da un amico di seminario, non tornerà però subito a occuparsi delle sue parrocchie in alta Valcamonica, Vezza d’Oglio e Incudine. La necessità di riposo e di condurre un periodo di convalescenza hanno portato don Oscar a optare per trascorrere qualche giorno a Sale Marasino, suo paese d’origine, dove risiede ancora la famiglia. Ne approfitterà per effettuare anche una serie di controlli medici, conseguenti al suo stato di salute, non ancora del tutto a posto a causa della permanenza in rianimazione e in camera iperbarica.

Quel che importa, per i suoi parrocchiani, è però che sia in salute, si stia riprendendo e che il suo ritorno ora sia una certezza. È stato il sacerdote stesso a comunicare la notizia, scrivendo agli amici più stretti, soprattutto per ringraziare tutti «per esserci stati» nel lungo periodo in cui è stato intubato. Le preghiere e gli incontri per ricordarlo e mandargli forza si sono moltiplicati.

Si sono messi in campo i «suoi» bambini, con un pomeriggio di preghiera, e anche il vescovo di Brescia monsignor Pierantonio Tremolada ha invitato, domenica scorsa, tutta la diocesi a pregare per lui. Invocazioni che sono state a quanto pare ascoltate, visto che, dalle iniziali condizioni critiche, don Oscar ha iniziato a risalire la china e nel giro di due settimane si è fortunatamente rimesso. Il più felice per la notizia è don Ermanno Magnolini, che si trovava nel Senese con don Oscar.

Entrambi sono stati vittime del monossido, che si è scatenato, con tutta probabilità, per la presenza di un nido nell’impianto di aerazione della casa parrocchiale in cui erano ospiti.

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